Guidonia / Caos Cave, Vernile (UIL): “Non ci sono più le condizioni per portare avanti il tavolo in Regione: la mano destra del Comune non sa quello che fa la sinistra”

In In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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“Gli intendimenti messi in campo sul tavolo regionale vanno in un senso. Le azioni del Comune vanno in senso opposto: l’incontro del 23 agosto non ha prodotto nulla di nuovo. E per me già dalla fine di agosto arriveranno i primi licenziamenti”.

E’ palese la delusione di Remo Vernile, segretario provinciale della FENEAL UIL a margine dell’incontro del 23 agosto in Regione per affrontare la crisi del settore estrattivo. Un incontro che ha confermato l’impressione che il sindacato aveva già manifestato.

“Sembra che la mano destra dell’amministrazione politica di Guidonia non sappia ciò che fa quella sinistra. I fatti dicono che i loro intendimenti portano da una parte, le azioni dall’altra: non ci sono più le condizioni per portare avanti un tavolo, quello regionale, che aveva il solo obiettivo di trovare soluzioni per ambiente, lavoratori e territorio”.

L’impressione era quella di un’intesa trovata tra le parti. “Proprio pensando a questo – prosegue Vernile – sarebbe stato il caso di rallentare nell’attesa delle soluzioni e del 30 settembre, data cruciale per l’accordo di programma: non si rompe il vaso per tentare poi di rimettere insieme i cocci”.

Vernile insiste su un punto in particolare. La revoca della concessione per la STR e dunque la chiusura non è un provvedimento che coinvolge la sola azienda, “come il Comune tenta di dimostrare. E’ un fatto che coinvolge l’intero settore, e tutte le società”.

Il motivo principale sta tutto nel sistema di pompaggio delle acque ripartito tra le varie aziende del settore: le società si reggono sulla base di una ripartizione del costo dell’energia per il pompaggio in un sistema di vasi comunicanti, pertanto se viene meno una delle aziende partecipanti il costo andrebbe a gravare su quelle che rimangono, e tutto andrebbe rimesso in discussione.

Gli effetti si stanno già materializzando. “Ho avuto notizie informali di un licenziamento collettivo tra circa 8 giorni per 40/60 lavoratori. Le lascio immaginare: sto ricevendo decine di telefonate di lavoratori preoccupati”.

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