Guidonia – Tivoli / Due ore e mezza per tornare a casa in treno: la nuova giornata da dimenticare per i pendolari della FL2

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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E’ una vita piena di sorprese quella dei pendolari della linea FL2, quella che collega la stazione Tiburtina a Guidonia e Tivoli. Quelle positive spesso si riducono a un treno in orario, a un’aria condizionata accesa d’estate e a un riscaldamento attivo d’inverno. Quelle negative sono quasi giornaliere.
Due ore e mezza. Di media. Qualcuno anche tre ore. Questa è stata l’odissea di tante persone nella giornata di lunedì 20 agosto. “Ho preso il treno da Tiburtina alle 16,08. Sono tornato a casa alle 18 e 45”. Basterebbe questa frase di un signore che abbiamo incontrato all’uscita della stazione di Guidonia per simboleggiare la quotidiana odissea alla quale sono sottoposti i pendolari giornalmente.
I “picchi” raggiunti sono quelli appunto dello scorso pomeriggio, quando per un guasto a un passaggio a livello tra Bagni e Guidonia è andata in tilt l’intera linea. Il culmine sul treno delle 16 e 50, treno con fermata finale proprio nella Città dell’Aria.
“Fino a Tivoli Terme tutto bene, poi ci hanno fatto scendere”. Decine di persone hanno ascoltato dall’annuncio dell’altoparlante queste parole: “Solo per oggi il treno ferma a Bagni di Tivoli”. Il tutto è avvenuto mentre un giovane controllore ne veniva a conoscenza subito dopo, scusandosi con i passeggeri. Così si è affollata la banchina, dove erano presenti anche i passeggeri del treno precedente, quelli partiti intorno alle ore 16 da Roma che avevano visto il treno arrivare a Bagni come un miraggio. Di fatto lo è stato: il tempo di salire, ed ecco tutti di nuovo a terra. Per loro era il terzo mezzo che passava senza riuscire nel loro scopo: quello di tornare a casa.
Tutto questo è accaduto intorno alle 17 e 40, mentre il treno che si è fermato a Bagni era ancora lì in attesa di conoscere pure lui il suo destino. Da quel momento in poi la gente ha dato libero – e legittimo – sfogo alla sua esasperazione. Tutti, nessuno escluso. Tutti a raccontare una storia di ritardi, di disagi e di continui episodi “critici”. Tutti sulla FL2, mattina, pomeriggio e sera. Qualcuno ha ipotizzato di iniziare a non pagare il biglietto, altri sono andati davanti al treno tentando di bloccarlo. Il treno del ritorno è arrivato intorno alle 18 e 15, sbarcando a Guidonia più o meno alle 18 e 30.
Settimana da dimenticare: nel pomeriggio di mercoledì il blocco della Metro B da Magliana a Castro Pretorio ha provocato ulteriori disagi ai pendolari, tanti, che dalle nostre zone lavorano e studiano a Roma. Tempi medi di arrivo a Tiburtina dal centro di Roma: due ore abbondanti. Metro ferma, così come la Roma Lido. Non sono mancate scene cult: il treno diretto a Porta San Paolo a un certo punto ha visto “scomparire” la corrente. I vagoni fermi a una decina di metri dai binari, e di fatto “evacuati” dalle solerti operatrici. Il tutto mentre intorno le persone affollavano le navette terresti predisposte per l’emergenza. Scene che in un contesto normale sarebbero eccezioni. Tra Roma e il suo territorio ad est sono invece regole. Eccezionale sarebbe un viaggio senza sorprese, dentro e fuori Roma.

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