Guidonia / Caos Cave, STR: “Noi in regola, il Comune ha effettuato un atto illegittimo”

In In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

Condividi

“La nostra cava risulta in legittima attività: ne segue che il Comune sta portando avanti atti illegittimi”. E’ un commento tra rabbia e rassegnazione quello di Filippo Lattanzi, presidente della STR, cava destinataria del recente provvedimento di revoca della concessione arrivato nei pressi di Ferragosto dall’amministrazione comunale di Guidonia.

“Ci troviamo in questa situazione dopo aver assistito a sopralluoghi effettuati senza che fosse riscontrato nulla di illegittimo, e peraltro effettuati senza alcuna strumentazione tecnica. Evidentemente, secondo loro, non servivano, visto che nei provvedimenti arrivati hanno addirittura parlato di difformità riscontrabili visivamente: avranno contato a braccio i metri della profondità degli scavi, o pesato ad occhio la terra”.

La revoca arriva dopo una serie di predinieghi arrivati alle varie aziende del distretto, e soprattutto arriva mentre sono in corso le verifiche disposte dalla Regione Lazio sui piani di coltivazione e ripristino, che 2 tecnici della Pisana, uno del Comune e uno delle varie aziende stanno portando avanti in queste settimane.

Ma non solo, perché c’è un altro “mistero” che sta facendo parlare di sé. All’STR il Comune aveva richiesto una proposta migliorativa circa il piano di recupero ambientale rispetto a quanto già presentato nelle scorse settimane. Proposta che dall’amministrazione fanno sapere di non aver mai ricevuto. Versione che l’azienda contesta con forza, mostrando la ricevuta della PEC e facendo notare come nel provvedimento di revoca venga di fatto citato il progetto presentato. Paradosso nel paradosso, mistero nel mistero: uno dei tanti fili che si intrecciano in una vicenda che rischia di mettere in ginocchio una delle aziende di maggior prestigio del settore, e che, come in un grande domino, potrebbe mettere ko anche tutte le altre.

Condividi