Salomone e De Vincenzi sulla graduatoria delle case popolari: “Tutto da rifare, si permetta a chi ha sbagliato di correggere i propri errori”

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Duecento richieste e la metà escluse. <Non è bello in questioni così serie e delicate dover essere costretti a dire: “Ve l’avevamo detto” ma: ve l’avevamo detto>, così la consigliera del PD, Rita Salomone sugli esiti “bando generale per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa”, la cui graduatoria è stata pubblicata ogig. . Già nel mese di ottobre il PD aveva posto la questione del bando, della sua inopportuna pubblicazione nel mese di agosto, delle modalità di pubblicizzazione e dell’esiguo numero di domande pervenute.  Sono 200 le domande – incalza la Salomone – e il precedente bando, rigettato poi dalla Regione, ne contava circa 600: che fine hanno fatto quelle famiglie? E le famiglie le cui domande sono state escluse, che fine faranno?>. A preoccupare i consiglieri del partito democratico, Rita Salomone e Domenico De Vincenzi, anche la riorganizzazione dell’ufficio case che ha portato allo spostamento del personale addetto a questa materia e gran caos:<Sono molte le persone – spiega la Salomone – che non sanno più a chi rivolgersi per avere informazioni sulla propria situazione: si faccia qualcosa per venire loro incontro>.

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