Inviolata. La Conferenza dei Servizi decide per l’ordinanza di diffida a EcoItalia ’87. Per la prima volta al tavolo le associazioni del territorio

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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La Conferenza dei Servizi sulla discarica dell’Inviolata che si è svolta il 1 dicembre nella sala giunta del comune di Guidonia ha segnato, di fatto, quella che possiamo considerare una svolta. Diciamo, per renderla meglio, che dopo tanti anni in cui nei rapporti con il gestore della discarica dell’Inviolata e con Provincia e Regione erano all’insegna dell’adagio evangelico “Se ti danno uno schiaffo, porgi l’alta guancia”, oggi, evidentemente, le guance da porgere erano finite. E quindi gli schiaffi è più difficile che arrivino. Capita anche che alla Conferenza dei Servizi intervengano le associazioni del territorio, quelle più attente alle tematiche ambientali. Capita che l’amministrazione comunale capisca che sia questo il momento di dire basta a certe cose: troppo grave è il problema, e non è più solo diceria, o cavallo di battaglia di ambientalisti e simili. Stavolta si parla di cose grosse: le falde acquifere inquinate. E’ come quando si parla di una strada pericolosa: nulla cambia finchè non arriva l’incidente grave. Ecco, stavolta il fatto grave c’è: o meglio, stavolta non si può negare la pericolosità della situazione. Ci sono voluti più di 20 anni, ma è evidente che l’Inviolata inquina, è pericolosa, va bonificata. E capita anche che al tavolo della conferenza EcoItalia ‘87 minimizzi le percentuali dell’Arpa: e il tecnico dell’Arpa al medesimo tavolo zittisca queste obiezioni, facendo parlare i dati. Davanti ai numeri è meglio il silenzio. Spesso non conosce il verbo tacere chi è abituato a “vincere”.

L’ordinanza. Al tavolo della Conferenza dei servizi erano seduti Eligio Rubeis, l’assessore all’Ambiente del comune di Guidonia Montecelio Enrico Scattone, Marco Bertucci, i tecnici di Regione e Provincia, l’Arpa Lazio, i vertici di Ecoitalia ’87, l’assessore all’Ambiente del comune di Fonte Nuova Elisa Loguercio, e, fatto del tutto nuovo, il CRA, Legambiente Guidonia, Il Faro, Gli Amici dell’Inviolata. In veste di auditori, ai quali tuttavia è stato permesso di intervenire nel dibattito,  di lasciare memorie e richieste. Tutto a verbale: è quasi un fatto storico. Il risultato delle abbondanti 5 ore di conferenza parla chiaro. La Provincia di Roma emetterà un’ordinanza rivolta al soggetto gestore della discarica dell’Inviolata, la Ecoitalia ’87, finalizzata alla perimetrazione dell’area inquinata e contaminata e alla sua conseguente bonifica attraverso un progetto di messa in sicurezza.  Dal canto suo il comune di Guidonia, al di fuori dell’area in oggetto ma all’interno di un perimetro stabilito, incaricherà la l’Asl Rmg di effettuare le analisi nei pozzi artesiani per scongiurare la presenza di valori fuori norma di inquinanti e contaminanti a salvaguardia della salute pubblica. Di fatto, il primo atto della procedura cautelare: in questo modo prende il via la bonifica del sito “incriminato”, per il quale l’Arpa ha più volte denunciato valori oltre i limiti di legge per quanto riguarda contaminanti e inquinanti riscontrati nelle acque sotterranee. Soddisfazione nelle parole dei rappresentanti dell’amministrazione comunale per gli esiti dell’incontro. ”Finalmente, per la prima volta, si apre un procedimento amministrativo che impegna la Provincia ad emettere un provvedimento concreto come l’avvio dell’iter di bonifica del sito”, è il commento di Rubeis. Per Scattone “era un atto dovuto la convocazione di un tavolo formale in grado di attribuire competenze di legge per l’avvio della bonifica dell’Inviolata”.  “Oggi è una bella giornata, abbiamo fatto qualcosa di importante – dichiara Bertucci – prova tangibile di quanto l’amministrazione comunale sia attenta alle tematiche dell’ambiente, in veste di consigliere provinciale di opposizione mi premurerò di accertare se quanto stabilito stamane con l’amministrazione di Palazzo Valentini troverà riscontri in tempi brevi”. Prende il via quindi, ci auguriamo, un procedimento che mette EcoItalia ’87 davanti alle proprie responsabilità. Non era mai capitato, almeno a Guidonia. E’ una storia che per la prima volta mette allo stesso tavolo amministrazione comunale e associazioni, spesso “nemiche”.

Bonifica e effettiva apertura del Parco Archeologico. Vale la pena raccontare quanto succedeva al di fuori della conferenza, nella piazza del comune, dove alcune persone si erano date appuntamento proprio per la conferenza. Lo abbiamo scritto sopra: c’erano le associazioni che in questi anni più volte hanno denunciato lo stato dei fatti. Dati che per lo più erano presi per ipotesi, talvolta anche per “procurato allarme”: ora diventano tutti concreti, e tremendamente reali. “L’ordinanza – ha spiegato Sebastiano Cubeddu – è il primo atto dell’intervento di procedura cautelare, prevista dall’articolo 244 del D.LGS 152/2006. Un intervento obbligatorio, che sarebbe stato tale anche con un solo sforamento”. Ordinanza che ha una doppia valenza: certifica l’inquinamento di acque e sito dell’Inviolata e rende immediatamente necessaria la bonifica.L’intervento delle associazioni è stato particolarmente importante, anche per l’opportunità che hanno avuto di mettere a verbale memorie e richieste – l’inizio della procedura cautelare, la bonifica, il ripristino del Parco Archeologico dell’inviolata – spesso tecniche e particolarmente elaborate e ricche di dati. Opportunità che non si sono fatti sfuggire: un aneddoto in particolare merita di essere raccontato. Qualcuno, al tavolo, ha pronunciato questa frase: “Per la tranquillità psicologica della popolazione sarebbe meglio non arrivare all’ordinanza di diffida”. Affermazione più che discutibile, "visto che forse la tranquillità psicologica dei cittadini  – prosegue Sebastiano – arriverà proprio con l’inizio di questa procedura”. Procedura che ha visto incontrarsi anche, nella forma e nella sostanza, le associazioni e l’amministrazione comunale, come mai era accaduto. Una eventualità che assume ancora più valore se pensiamo che quella del 1 dicembre era la prima volta in cui associazioni sedevano al tavolo di un procedimento amministrativo. Dentro la conferenza dei servizi. Per ascoltare, porre questioni, contribuire. Una opportunità arrivata poco prima della conferenza, che non si poteva non cogliere. Una opportunità che rafforza il ricorso al Tar presentato dalle associazioni proprio sull’Inviolata (impianto e parco).

Speranza. Sarà stata la mattinata primaverile. Sarà stata la grinta di chi da anni si batte per questa causa. Sarà stata la sorpresa di vedere certe prese di posizione da parte dell’amministrazione comunale. Sarà che sentir parlare di ordinanza e bonifica in riferimento all’Inviolata è davvero piacevole. Sarà tutto questo, o sarà altro, ma oggi si ha la speranza – piccola, un lumicino – di poter almeno provare a mettere un punto a tutto questo. La conferenza di ieri è solo un passo. Ora il bello sarà vedere come, se, e quando EcoItalia ’87 darà inizio alla bonifica. Anche perché se non dovesse farlo, il passo verso il reato di inquinamento ambientale è breve. Non lo diciamo noi, ovviamente, ma la legge. Vogliamo ritornare ai gabbiani. Quando al posto di questi uccelli inizieremo a vedere le rondini, vorrebbe davvero dire che qualcosa sta cambiando. E che Guidonia sarà un posto migliore. I gabbiani lasciamoli al mare. Non su colline di immondizia.

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