Guidonia / Sopralluogo della Ammaturo nella scuola di Collefiorito: “Degrado e abbandono: non si possono abituare i ragazzi a convivere con approssimazione e superficialità”

In Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

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Un vero e proprio blitz quello del consigliere della Lega Giovanna Ammaturo, che su invito di alcuni genitori si è recata all’Istituto Comprensivo Montelucci di Collefiorito per verificare le condizioni di trascuratezza e degrado della struttura dove 800 alunni giornalmente passano le loro mattine.

E’ un vero e proprio “tour” quella del capogruppo. Un tour nel degrado e nell’abbandono.

“Dal cancello d’ingresso dove il battente d’ingresso è stato ingessato con il cemento colorato giallo ed un cartello avvisa del pericolo di inciampo si intuisce che è solo l’inizio. Il pavimento in mattoncini – spiega la Ammaturo – è quasi totalmente degradato eppure sono decine le cadute dei giovani allievi e delle maestre sui mattoncini a spina di pesce che da nuovi erano veramente belli. Il Gazebo posto all’ingresso della Materna poggia su 8 pali questi completamente arrugginiti: nulla sono valse le PEC inviate al Comune”.

Il nastro bianco e rosso è stato posto dal dirigente scolastico per evitare il peggio. “Ma nulla insegnanti e genitori possono fare con le bocchette dell’impianto antincendio che perde, così come l’acqua che scende a pioggia nella palestra, già chiusa lo scorso anno. Di ingressi nella scuola ve ne erano stati predisposti due, ma la carenza di Vigili Urbani, e l’anomalia tutta italiana della burocrazia vincente, ha prevalso sulla opportunità di   invitare le Associazioni d’Arma in pensione a offrire un valido sostegno”.

Un solo varco, confusione quotidiana. Ai genitori non resta che firmare appelli per richiedere l’intervento di questa amministrazione, resi ancora più ingiusti visto “il finanziamento per 180 mila euro già deliberato con la vecchia giunta. Lo chiederemo al Sindaco insieme ai tempi per rimuovere i pericoli e il degrado insieme ai nastri ai cartelli di avviso di pericoli. Non si può né si deve abituare i ragazzi più piccoli a convivere con l’approssimazione e la superficialità dei grandi. Quale esempio è?”, chiude la Ammaturo.

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