Guidonia / Cumuli di immondizia in Via Fabio Massimo: la segnalazione di Cacioni e Ammaturo

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

Condividi

Immondizia “ferma” in Via Fabio Massimo. Da una settimana. Questa la segnalazione che arriva da Arianna Cacioni e Giovanna Ammaturo, consiglieri comunali d’opposizione a Guidonia. Un fatto che nella strada in questione non è certamente una novità: già negli scorsi mesi più volte questo giornale ha raccontato la situazione segnalata spesso dai cittadini residenti.

“Siamo davanti a due scuole materne e decine di attività commerciali tra cui una panetteria ed un noto pub: gli odori nauseabondi ed olezzi della distesa di rifiuti sono praticamente sotto a un centinaio di appartamenti”, così la nota congiunta delle due consigliere.

Una nuova occasione per un attacco all’assessore all’ambiente Tiziana Guida. “Lei è responsabile, e proprio una settimana fa grazie ai voti dei consiglieri del M5S era riuscita ad evitare la sfiducia presentata da tutta l’opposizione in Consiglio Comunale. Tra le quisquilie redatte dalla Guida e lette dal sindaco Barbet prima del voto sulla mozione c’era scritto che <prioritario il servizio di raccolta e smaltimento stiamo rendendo efficiente di giorno in giorno, e questo non lo dico io, ma i cittadini che mi riferiscono di non aver mai visto una Città così pulita>. Senz’altro una claque come quelle del varietà televisivo o radiofonico a cui la Guida è abituata, considerato che qui in via Fabio Massimo non si vede nessuno da una settimana”.

Cacioni e Ammaturo fanno particolare riferimento alla mancata comunicazione. “Davanti a cumuli di immondizia maleodoranti, con attività commerciali penalizzate quanto i fanciulli nelle scuole adiacenti per un servizio pubblico primario fermo da una settimana, non si avvisano i cittadini né un megafono né una giustificazione da parte dei responsabili. I cittadini sono importanti sempre, non solo quando ci si autoreferenza e quando si cercano i voti ma principalmente sono sovrani a tutto e tutti ed occorre sempre rispetto”.

 

Condividi