Subiaco, sindaci e cittadini protestano contro il piano di riordino della rete ospedaliera regionale. “E’ una catastrofe per noi della Valle dell’Aniene”

In Cronaca & Attualità da Daniele Bongi Commenti

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Continuano le proteste contro il piano di riordino della rete ospedaliera presentato dalla Regione Lazio. Dopo l’annuncio da parte del sindaco di Monterotondo, Mauro Alessandri, che ha palesato l’intenzione di voler organizzare una grande mobilitazione popolare per contrastare il declassamento dell’ospedale SS Gonfalone, stamattina la protesta si è spostata sulle strade di Subiaco. Quindici sindaci di altrettanti Comuni della Valle dell'Aniene, accompagnati da circa 500 cittadini, si sono ritrovati nella piazza centrale del paese per dire no al progetto che il presidente Renata Polverini ha  proposto al governo.

 

“Il Piano sanitario del Lazio è una catastrofe per noi della Valle dell'Aniene – ha spiegato Luciano Romanzi, presidente della Comunità Montana dell'Aniene e consigliere regionale del Psi – l'ospedale Angelucci di Subiaco passerà da 90 a 10 posto letto, quindi di fatto chiuderà. Rimarrà soltanto il reparto di Medicina generale, mentre sarà eliminato anche il pronto soccorso. La Valle dell'Aniene conta circa 40mila abitanti e non è possibile non avere un ospedale. Da Roma distiamo circa un'ora e mezza, che succederà quando ci sarà un'emergenza? Chiediamo un incontro urgente al presidente Polverini”.

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