Provincia di Roma, panoramica sulla popolazione: tra alti e bassi, c’è poco da stare allegri

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Arriva il nuovo rapporto della Provincia di Roma sulla popolazione dell’hinterland romano. Un quadro sintetico ed efficace sui fenomeni sociali della zona: non troppo inaspettatamente, i risultati non sono molto lusinghieri, in alcuni campi, per Guidonia Montecelio. Cominciamo col dire che la popolazione nella provincia di Roma cresce. “Negli ultimi dieci anni – si legge nel rapporto -si è registrato un incremento demografico del 12,2 per cento. Tale dinamica si è però concentrata in modo particolarmente marcato nella prima cintura dove la crescita di residenti (22,4%) è stata quasi il tripla rispetto a quella registrata nel resto della provincia (8,9%)”.

Dal punto di vista delle carenze strutturali nelle funzioni per la cultura e lo svago, nella sanità e nei servizi commerciali, le città che soffrono maggiormente, in conseguenza alla crescita di residenti, sono Bracciano, Monterotondo e Pomezia. Tra i comuni di prima cintura – Guidonia si trova tra questi – cultura, svago e aggregazione sociale, sanità, trasporti e scuole sono i servizi che mancano di più. Si evidenzia anche la mancanza di spazi pubblici, in primis le piazze, e l’inadeguatezza delle infrastrutture telematiche, dal punto di vista di accessibilità e velocità di connessione ad Internet: secondo il rapporto, questi fattori “rappresentano un freno alle potenzialità di sviluppo del territorio”.

Sulla mobilità, circa il 40 % degli intervistati (su 1000 persone) è costretto a recarsi quotidianamente nella Capitale per raggiungere il proprio posto di lavoro, un dato che aumenta tra gli studenti delle scuole superiori e universitari. Il pendolarismo su Roma è particolarmente accentuato tra i componenti delle famiglie di recente insediamento. Rispetto alle case, l’85 % delle famiglie è proprietaria dell’abitazione di residenza, e più o meno soddisfatta della propria condizione economica: esistono dei luoghi dove l’insoddisfazione ecomica è prevalente, e si unisce alla maggiore fragilità del tessuto sociale: parliamo di Albuccione, Torvajanica alta, Passo Oscuro,Marco Simone-Laghetto. In questi posti non si trova un alto livello di integrazione degli immigrati, che in altri paesi della Provincia è invece abbastanza elevato.

Interessanti le percentuali sui timori più diffusi per gli abitanti: “la sola preoccupazione prevalente è relativa – è scritto nel rapporto – ai furti nelle abitazioni (51% è preoccupato abbastanza),

poi aggressioni (42%), rapina (42%), scippo (41%), furto dell’auto (39%), violenza sessuale (37%)”.

Sul lavoro e sulle possibilità occupazionali, sono ben 8 i quartieri – Colle Verde-Poggio Fiorito, Albuccione, Villaggio Ardeatino-Mantiglia di Ardea-Tor di Bruno, Torvaianica Alta, Valle Martella, Santa Lucia, Via Cavona, Rinascente-Monte Franco- Vigna di Valle, Passo Oscuro gli intervistati affermano l’assenza totale di possibilità occupazionali. Il primato positivo spetta a Morena-Folgarella, con solo il 33% degli intervistati che dichiara l’esistenza di occasioni di lavoro. Quello sul lavoro è certamente il dato che deve far riflettere di più. Assurdo che così tante persone non abbiano nemmeno la percezione di una possibilità occupazionale.

 

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