Guidonia / Cacioni: “Disservizi al nido comunale: caos da chiarire”

In Politica, Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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“Un caos da chiarire”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Guidonia Arianna Cacioni definisce la prima settimana di gestione dell’asilo nido comunale ‘Il Giardino di Elisa”, per il quale ha presentato interrogazione urgente.

“I numerosi disservizi che si sono verificati hanno lasciato incredibilmente silente l’amministrazione Barbet malgrado i reclami di tanti genitori preoccupati. Mi domando come mai nessuno si sia occupato di verificare la regolare esecuzione di un appalto per cui l’amministrazione ha stanziato 350mila euro, solo per la gestione che va dal 4 settembre di quest’anno al 27 luglio del 2018, con un costo stimato del servizio di 350 euro per ciascun bambino al mese”.

Ad oggi nella struttura è ancora assente parte del mobilio. “Lo scorso giovedì ho  potuto constatare personalmente la  mancanza di banchi, sedie, culle, comprese le attrezzature per la cucina, che da capitolato d’appalto dovevano essere presenti al momento dell’apertura. Ai genitori, che pagano una retta d’iscrizione al comune, è stato chiesto nei primi giorni di portare da casa pannolini, salviettine e altri beni necessari in quanto la struttura ne risultava sprovvista, tutto materiale che da capitolato d’appalto doveva essere fornito dal gestore del servizio”.

L’altro fronte aperto è quello sul numero dei pasti distribuiti. “Il pranzo sarebbe incluso, mentre la merenda dovrebbe essere portata da casa, è stata l’ennesima richiesta avanzata alle mamme e i papà, a fronte di una gestione che da contratto è omnicomprensiva rispetto ai bisogni dei piccoli fruitori dalle otto del mattino alle diciassette”.

Note le criticità della struttura, delle quali abbiamo più volte parlato su questo giornale. “Alle carenze della cooperativa si aggiungono i problemi di competenza del comune, primo tra tutti un cancello mancante per separare il giardino dell’asilo dall’attiguo Parco dei frutti, al momento chiuso con un asse di legno, rende l’area esterna della struttura non sicura e oggetto di possibili incursioni di malintenzionati, effettivamente accadute nel corso dell’estate. Comprendo la preoccupazione dei genitori, si tratta di un servizio importante che consente di continuare a lavorare anche dopo l’arrivo di un figlio, per questo l’amministrazione si deve far carico di garantire la sicurezza e il benessere dei bambini piccoli che vengono affidati alla struttura”.

La soluzione? “Meglio sarebbe stato rimandare l’apertura per evitare così tanti disservizi. Lunedì chiederò un incontro con il dirigente e l’assessore al ramo affinché la situazione sia regolarizzata nel più breve tempo possibile e siano verificate le condizioni della fornitura del servizio”, così chiude Arianna Cacioni.

Il servizio è stato aggiudicato il 7 agosto – bando pubblicato dall’amministrazione commissariale, volutamente per un anno scolastico per non andare a “impattare” in maniera eccessiva sulla nuova amministrazione – e definitivo il 29 dello stesso mese, con la cooperativa che ha svolto nei giorni immediatamente precedenti all’apertura del 4 settembre i colloqui per il personale.

 

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