Beat ReGeneration – Pooh – Warner Records/Atlantic Records (2008)

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Pierfrancesco Piseddu Commenti

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Ultimo album di questi eterni giovanotti con la formazione al completo. Ebbene si, è proprio con questo disco che il mitico Stefanone D’Orazio ci regala la sua ultima presenza dietro le pelli. Ricorderemo attraverso quarant’anni di successi il suo drumming “semplice e un po’banale” (cit.), ma sicuramente adeguato alle esigenze musicali di questa band immortale. Superando il giusto momento di commozione vediamo un po’questo disco cosa ci dice…Partiamo col dire che è un disco di covers , pezzi riesumati dai repertori del beat internazionale. Fin qui non ci sarebbe nulla di male, se…l’interpretazione non fosse, a mio modesto parere, completamente sbagliata. Sembra quasi che Red, Stefano, Dodi e Roby abbiano completamente scordato cosa sia il beat. Riarrangiando queste canzoni storiche le hanno private delle loro intenzioni e di tutta la “comicità” della protesta di quel periodo. Come si fa a raggiungere questo risultato? Semplice, con un sound che varia dal pop più becero al rock campionato. Il suono “finto” caratterizza l’intera opera. Le canzoni leggermente più rispettate sono quelle di stampo Mogoliano come “Eppur mi son scordato di te” e “ 29 settembre”, ma canzoni mitiche come: “Che colpa abbiamo noi” e “Mi si spezza il cuore” vengono letteralmente private del loro divertimento. Vorrei parlare di questo album col grande Shel Shapiro, chissà cosa direbbe! Insomma qui sembra proprio che la grande fabbrica di soldi dei Pooh voglia andare avanti a tutti i costi. Sembrano volerci dire che sono talmente grandi che possono farci ascoltare di tutto! Peccato.
Dall’alto dei loro 23.000.000 di dischi e altrettanti singoli venduti in tutto il mondo, questo lavoro ci fa sentire l’assenza di quella “Piccola Katy”, di “Pensiero” e di tanti, tantissimi altri successi che i Pooh hanno regalato alla storia della canzone italiana. Mi si spezza il cuore. Voto 4.0

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