Rosa, 27 anni, di Guidonia: un Casco Bianco in Zambia per la promozione della pace e dei diritti umani

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Spazio al Sociale, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Sporcarsi le mani. Darsi da fare. Essere cittadini attivi. Tutte cose che sembrano non potersi associare ai cosiddetti “giovani d’oggi”, eterogenea quanto misteriosa categoria. Ma siamo davvero sicuri che i ragazzi e le ragazze di oggi siano tutti così? O forse vengono dipinti così perché nessuno ne parla quando portano avanti cose concrete, affascinanti, importanti? Siccome siamo stanchi di questo atteggiamento verso i giovani – del resto siamo giovani anche noi, nonostante tutto – siamo ben lieti di raccontare la storia di Rosa Spalatro, 27 anni, di Guidonia Montecelio, è in procinto di partire per lo Zambia per un anno come volontario in servizio civile all’interno del progetto “Caschi bianchi – corpo civile di pace 2010” con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Non proprio una passeggiata dunque. Chi sono I Caschi Bianchi? Sono giovani tra i 18 e i 28 anni impiegati da oltre 10 anni in missioni di promozione della pace, dei diritti umani, dello sviluppo e della cooperazione fra i popoli, valori che ai più – i governi, i potenti – non interessano, ma che a qualcuno stanno molto a cuore. Talmente tanto che si è pronti a partire per questo, lasciandosi tutto alle spalle.
Il progetto si fonda sull'eredità lasciata dagli obiettori di coscienza, nel percorso di costituzione dei corpi civili di pace, basati sui principi della difesa popolare nonviolenta all'estero, in situazioni di conflitto armato o di violenza strutturale e negazione dei diritti umani. Essi operano per la costruzione di una pace positiva, che non significa semplicemente assenza di conflitto.

Quest’anno è previsto l’invio di 50 volontari in: Tanzania, Zambia, Cile, Bolivia, Brasile, Venezuela, Albania, Romania, Israele e Territori Palestinesi, Bangladesh, Russia, Spagna, Croazia, Georgia.

Pronti a partire, a rischiare, a raccogliere un fiore che non sia di serra. Emozioni, ansie, paure, delusioni, gioie immense: un viaggio che vale la pena fare. Rosa lo farà, portandosi un pezzo di Guidonia nello zaino, consapevole di essere parte di un qualcosa per cui vale la pena lottare, e lottare tutti i giorni, con la concretezza delle proprie azioni, e non solo a parole come fanno tanti.

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