“Al governo si parla di sicurezza. Qui nella periferia di Roma invece…”. C’è tutta l’amarezza di chi aveva annunciato quanto è avvenuto in questi giorni nelle parole di Paolo Di Giovine, presidente dell’Associazione IV Municipio Case Rosse e referente del Coordinamento Associazioni Roma Est.
I Carabinieri di Settecamini hanno lasciato la caserma, nella quale dovranno essere effettuati lavori di manutenzione. Struttura chiusa e trasloco effettuato. Anche un giorno prima rispetto a quanto temuto, martedì anziché mercoledì. Al fianco di Di Giovine ancora il Caop di Ponte di Nona del presidente Franco Pirina
Solo pochi mesi fa la prima denuncia delle associazioni, e la smentita del IV Municipio. “Gli amministratori non hanno gestito bene questa fase: sembra esserci stato un ritardo nella documentazione inviata – spiegano Di Giovine e Pirina – nella documentazione inviata al Campidoglio per l’ok definitivo circa l’utilizzo di un immobile al Tecnopolo, che avrebbe impedito l’azzeramento della caserma di Settecamini”.
Quella che è andata ad innescarsi – il tutto nell’attesa di una non sufficiente stazione mobile – rischia di essere una vera e propria emergenza sicurezza. “I cittadini non possono essere lasciati soli a fronteggiare la criminalità, c’è bisogno di maggiore controllo ed un’ulteriore presenza delle forze dell’ordine. Per adesso con gli amministratori del M5S assistiamo ad un impoverimento dei presidi di sicurezza. E questo non va bene”.
Restano ancora da capire tempi e modi dei lavori alla caserma di Settecamini: potrebbero dunque passare mesi prima del ritorno dei militari in zona. Nell’attesa di novità sul presidio mobile fisso, restano alte le preoccupazioni, vista anche la particolare vastità e complessità del territorio di competenza dei Carabinieri, per un quadrante che comprende anche il campo nomadi di Salone e un alto tasso di criminalità.
Intanto arrivano le prime manifestazioni: sabato 10 novembre dalle ore 9 saranno davanti al IV Municipio l’Associazione IV Municipio Case Rosse, una rappresentanza del CARE, il Caop, l’associazione Roma Civitas Opus e Parco Tibur. “La manifestazione non vedrà l’utilizzo di alcuna bandiera e/o vessillo politico e sarà aperta a tutti i cittadini che si professano vicino ai nostri carabinieri di Settecamini”, raccontano gli organizzatori. Sembra essere la prima di una lunga serie.
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