Fonte Nuova / Dal segretariato sociale al PagoPa, il punto con l’assessore Tola

In Politica, Roma Est da Alessandra Paparelli Commenti

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Abbiamo sentito l’Assessore dei Servizi Sociali, nonché Vice Sindaco del Comune di Fonte Nuova, Manuel Tola. Abbiamo parlato con lui dell’importanza del servizio segretariato-sociale e della piattaforma web PagoPa.

Assessore, parliamo oggi del segretariato sociale, come è composto e come funziona.

E’ Un servizio assolutamente necessario di cui si sono dotati gran parte dei distretti sanitari anche limitrofi ed è un servizio che consentirebbe alla popolazione un primo accesso ai servizi erogati dall’ente e che se realizzato come segretariato sociale professionale, prevederebbe anche una figura di assistente sociale.

Fonte Nuova aveva questo servizio a partire dal 2011-2012, pagato con fondi comunali, dopodichè quando si vinse il bando plus, venne caricato questo progetto con quel finanziamento europeo. Il progetto è continuato con soluzione di continuità fino a due anni fa circa ma esauriti poi i fondi di quel finanziamento, il servizio è andato a morire.

Ho cercato di tirar fuori dalle ceneri e far risorgere un servizio che già esisteva, cercando di recuperarlo perché molto importante.

Come ha fatto, che iter ha eseguito?

Ho colto l’occasione di avere delle economie sul bilancio per le spese di personale perché una mia assistente sociale ha accettato un contratto maggiormente remunerativo a Latina, liberando il posto. Nessuno degli assistenti sociali nelle graduatorie attualmente in vigore ha accettato un incarico a due mesi e quindi ho colto l’occasione, da una parte coprendo la mancanza di un’assistente sociale e dall’altra iniziare a parlare di segretariato sociale”

Intanto, dunque, è partito con una persona in ufficio che fa da tramite per i servizi dei cittadini…

E’ molto utile il servizio perché i cittadini hanno spesso una visione “distorta” dei servizi sociali. Spesso chi è in condizione di indigenza e fragilità ha paura a recarsi al Comune perché teme segnalazioni dei servizi sociali, come per esempio la sottrazione di un minore. Spesso hanno dunque una percezione difficoltosa e distorta del servizio sociale.  Parallelamente c’è tanta richiesta di esenzioni per i servizi a domanda individuale, i servizi trasporti, tanta richiesta per il contrasto alla povertà e non avendo noi dunque ancora persone che si potevano dedicare a tutto questo – perché un’assistente impegnata sull’area minori e  l’altra impegnata sulla disabilità – abbiamo cercato di fare un primo accesso alla cittadinanza; non l’abbiamo chiamato segretariato sociale per onestà intellettuale perché un segretariato sociale professionale prevede la figura di un assistente sociale oltre che di un funzionario qualificato, un direttore amministrativo. Per adesso, ho cercato di tamponare un problema che si era creato all’interno del mio settore e parallelamente iniziare a parlare in maniera seria di segretariato sociale. E’ un servizio che è stato positivamente apprezzato e la persona che ci è stata mandata è già formata e molto apprezzata, non ha necessità di una formazione, conosce perfettamente il settore ed è anche molto attiva socialmente e con l’associazionismo.  L’idea è quella dal 1 gennaio 2018 di richiamare un assistente sociale, con le formule che la legge ci permette, scorrendo la graduatoria a cui si può attingere.

Sono assunzioni interinali?

In realtà è una assunzione che fa fede a un comando, non si tratta dunque di assunzioni interinali, la persona viene pagata con la spesa del personale e si attinge alle graduatorie vigenti, attualmente la graduatoria vigente è quella di Mentana, le uniche due persone libere che abbiamo contattato non hanno accettato in questa fase perché avrebbero dovuto prendere un incarico di due mesi: entrambe attualmente occupate, una impegnata al Comune di Tivoli e l’altra presso una cooperativa sociale.  Da gennaio se sarà riconfermata quella graduatoria, attingeremo a quella richiamando e scorrendo le graduatorie e il progetto è quello di metterlo a bilancio e cercare di finanziarlo con fondi comunali. E’ un servizio fortemente consigliato dal direttore generale Asl stesso; in molti chiedono che venga addirittura abbinato al consultorio. L’esigenza era quella di ripartire e di dare le risposte e indirizzare l’utente e di dotarci di ulteriori servizi che ancora non abbiamo”.

Ripartito quindi il servizio, l’obiettivo è quello di potenziare il servizio, creare un Segretariato Sociale professionale dotato di assistente sociale.  Questo è un servizio che ha la maggiore richiesta da parte delle utenze, stiamo parlando di persone con fragilità, sono gli “utenti fragili”. Le persone con fragilità devono essere accompagnate per capire, comprendere e percepire le risposte che offre il Comune.

Non ci si può occupare in questa frase di temi delicati quali per esempio di “incontri protetti” ma serve molto all’utente per tutte le richieste e informazioni: il cittadino, l’utente, che chiede assistenza economica, l’esenzione sui servizi a domanda individuale, un primo accesso ai servizi in maniera più coordinata.  L’esigenza è quella infatti di cucire e fare rete tra tutti i servizi, il nostro è un territorio che dà molte risposte ma spesso in maniera troppo disordinata.

Parliamo del consultorio di Piazzale Europa-Via 2 Giugno, di Fonte Nuova, località Torlupara: un consultorio intorno al quale si sono accese preoccupazioni e polemiche.

Il Consultorio ha rischiato di chiudere e andare via per problemi legati alla morosità ma assolutamente non potevamo rischiare di perdere il consultorio del nostro territorio, anche perché i servizi sono accentrati tutti su Monterotondo e non potevamo rischiare la perdita. La nostra proposta come Comune, in accordo con la Asl, è di concedere i locali comunali di Via Ariosto (tramontata la proposta per caserma dei Carabinieri o Polizia, per altre loro esigenze) per la realizzazione del consultorio: già sono stati fatti sopralluoghi e verranno fatti ulteriori lavori per attrezzare le strutture, attrezzare bagni, potenziare inoltre il consultorio con servizi aggiuntivi.  Per il momento riteniamo che lì si debba spostare la Polizia Locale o si debba creare il consultorio; di questo si sta interessando il consigliere Luca Giamogante, siamo molto fiduciosi quindi di non perdere un servizio assolutamente essenziale per la nostra zona e anzi potenziarlo proprio con servizi aggiuntivi.

Parliamo del Servizio “PagoPa” dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID): come funziona e che cosa prevede?

Il Comune di Fonte Nuova ha aderito al nodo nazionale dei pagamenti chiamati appunto PagoPa. Si tratta di una piattaforma web.

Eravamo stati invitati a parlare di questo progetto da Città Metropolitana, insieme al Comune di Guidonia ed ero stato presente in qualità di Vice Sindaco.  Ci è stato riconosciuto proprio in quella occasione di essere il primo Comune dell’area metropolitana a dotarsi del sistema PagoPa.  E’ un servizio importante, una piattaforma web che permette il pagamento elettronico della gran parte dei dovuti al Comune, attivata in collaborazione con Città Metropolitana e che prevede tutti i pagamenti , anche gli arretrati ed è un modo di vedere anche la propria posizione debitoria nei confronti del Comune.  Selezionando le voci del menù, mensa scolastica, violazione del codice della strada, condono – per esempio – si accede all’elenco dei dovuti attivi attualmente. Per ognuno, è presente una scheda informativa e descrittiva.  Fonte Nuova è il Comune più giovane di tutta la Regione, siamo il primo tra i 24 Comuni della zona che si è dotata inoltre della carta d’identità elettronica: man mano sostituirà la carta d’identità in formato cartaceo (parliamo di una tessera di plastica dalle dimensioni simili a una carta di credito o di un bancomat, Ndr.).  Possiamo dire di essere i precursori di questo servizio e come carta d’identità siamo già partiti. Progetto dunque partito che io accolgo di buon grado, un servizio e un progetto che risultano utili in fase evolutiva perché abbiamo pochissimi dipendenti a fronte di una popolazione che continua a crescere e spesso si osservano scene di file interminabili agli sportelli.  Quindi evitare l’anticamera e velocizzare le operazioni per i cittadini è un fattore positivo e sopperisce al poco personale attuale.

 

 

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