Monterotondo, ancora attesa per conoscere il destino del Gonfalone

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Se Palombara attende, anche Monterotondo vive la stessa situazione. Sembra ancora non essere definita la situazione dell’ospedale SS Gonfalone: si è rivelato infatti di carattere interlocutorio il pronunciamento del Consiglio di Stato riguardo il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, presentato dal Comune unitamente all’istanza di sospensiva degli effetti del decreto regionale 80 nella parte in cui, riferendosi al nosocomio eretino, se ne disponeva la riconversione. “E’ necessario conoscere il parere del Ministero della Salute”: così i giudici di palazzo Spada si esprimevano nell’atto depositato nei giorni scorsi, e per questo il parere è stato sospeso. Una svolta in tal senso si potrà avere solo dopo che il Ministero avrà inviato al Consiglio di Stato stesso e al Comune ricorrente una specifica relazione a riguardo, esercitando così “il diritto d’interloquire e il dovere di formulare una richiesta”. Il  pronunciamento sarà vincolante per l’esito del ricorso.

Ogni soluzione è possibile ma “nella malaugurata ipotesi che la Regione – afferma l’assessore alla Sanità Antonini – non receda preventivamente dal proposito del declassamento del SS Gonfalone. Noi, da parte nostra, restiamo assolutamente certi delle ragioni dell’indispensabilità del nostro ospedale e degli elementi giuridici contenuti nella richiesta. Eventuali e successivi atti di chiusura del SS Gonfalone sarebbero comunque condizionati dalla decisione del ricorso straordinario ancora pendente”.

L’auspicio, per l’amministrazione di Monterotondo, è che “l’incontestabilità delle nostre ragioni venga riconosciuta dal buonsenso istituzionale ed amministrativo degli organi preposti alla decisione. In questo senso continuo a sottolineare quanto sia significativa ed incoraggiante la convergenza tra le nostre osservazioni e gli atti aziendali del direttore generale della Asl Brizioli e del direttore sanitario Rolloni, i quali condividono le considerazioni di ordine economico e i rilievi tecnico-sanitari e logistici che attestano la centralità, la funzionalità e l’indispensabilità del SS Gonfalone nel quadro territoriale di riferimento. Considerazioni e rilievi che contiamo possano essere decisivi anche nella valutazione del sub-commissario alla sanità regionale Spada, al quale riconosciamo esperienza, sensibilità e indiscutibile professionalità. E’ ovvio che, con altrettanta attenzione, continueremo a seguire gli esiti del ricorso, che fino ad ora possono essere considerati positivi ma che, lo ribadisco ancora, restano secondari rispetto alla fiducia che nutriamo nei confronti dei nostri referenti istituzionali”. Fatto sta che la situazione è ancora in sospeso. E chissà ancora per quanto.

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