Montecelio. Il racconto della diretta Rai alla Rocca

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Riprendersi la Rocca. Ridarla ai cittadini. Questo è quanto emerso dalla diretta di Buongiorno Regione, trasmissione di Rai 3, dal monumento simbolo di Guidonia Montecelio. Lo scorso giovedì, alla presenza dell’archeologa Maria Sperandio (Gruppo Spelologico Latino sezione Latium Vetus), di Mirko Benetti (consigliere comunale del PDL), di Stefano Roggi (Legambiente Guidonia), di Paolo Aprile e Sebastiano Cubeddu (Il Faro Guidonia Montecelio) e di Domenico Girolami  (Il Faro Montecelio), si è fatto il punto sullo stato del monumento, dopo le denunce dello stato di abbandono degli ultimi anni. Al momento non c’è una reale inagibilità dell’area: gli interventi di consolidamento dovranno interessare la parte perimetrale del monumento che periodicamente subisce dei crolli, che puntualmente accadono dopo le potenti piogge di qualche settimana fa. Occorre tuttavia un rilancio, immediato e concreto. “Un luogo di enorme importanza storica ed archeologica per la comunità – dichiarano i componenti del Faro – può essere anche un luogo di incontro e rinnovata integrazione sociale nonché occasione di rilancio economico e turistico di Montecelio, posizionato idealmente tra i due grandi poli turistici di Roma e Tivoli”. Un tema sul quale non è mancato il confronto con Benetti, intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il quale ha affermato che “l’accesso alla Rocca è disciplinato ma consentito su richiesta. La messa in sicurezza del monumento è stata pianificata nel piano triennale delle opere pubbliche. Nei prossimi giorni procederemo invece ad una pulizia del sito. Il Faro ha risposto al consigliere comunale ricordando anche il parere di Vittorio Sgarbi, che qualche tempo fa definì la Rocca perfettamente agibile, e che “che il percorso di richiesta all'accesso è tutt'altro che lineare e non esiste a tutt'oggi un chiaro referente cui rivolgersi per avere disponibilità dello spazio in occasione di visite guidate o eventi culturali”. Resta il fatto che la Rocca è da troppi anni in attesa “di giudizio”. La grande visibilità acquisita a livello mediatico potrebbe essere viatico per una soluzione del problema. Ma occorre che tutti – cittadini, politica, associazioni, movimenti civici, amministrazioni comunali – vadano nella stessa direzione. In certi casi spesso non accade, e il problema resta per una vita.

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