Cambio della guardia per il circolo Legambiente Guidonia: Roberto Coccia è il nuovo presidente. “Immagino un futuro dove non ci sarà più bisogno di noi”

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Si cambia, all'insegna della continuità, sia di gestione che di ideali, all'interno del circolo Legambiente Guidonia. Roberto Coccia subentra a Stefano Roggi, guida dell’associazione dalla nascita fino ad oggi. Tempo di bilanci per il presidente uscente: il cammino di Legambiente a Guidonia iniziò con la battaglia contro la costruzione della centrale “turbo-gas” da 800MW proposta e sponsorizzata dalla Buzzi Unicem. Una grande manifestazione di piazza che segnò l’inizio, da un nucleo di ambientalisti, della vita del circolo “Un altro mondi è possibile”. Un circolo è cresciuto negli anni, acquisendo un ruolo importante nella vita sociale della città. “Ci siamo occupati di numerose problematiche del territorio – precisa Stefano Roggi – dalla discarica al cementificio, dalle escavazioni selvagge al dal traffico pesante; dalle industrie altamente impattanti alla tutela della salute pubblica. Il tutto in un clima di collaborazione scarsa o nulla da parte della politica locale”. Proposte e consigli che la politica in questi anni non ha mai ascoltato, evidentemente a torto vista la delicata situazione ambientale della città, e visto la competenza dimostrata dai membri del circolo. Poi, in fase di campagna elettorale, tutti diventavano ambientalisti e proponevano virtuosi tavoli di concertazione con le associazioni. Tavoli che non si sono mai visti.

Fare gli ambientalisti a Guidonia è quasi una missione quasi impossibile, e di certo le sfide per il circolo non mancheranno, ma “all'interno della nostra associazione – ha spiegato Roberto Coccia – c'è un clima cordiale ed affidabile, un'alta competenza sulle tematiche che vengono portate in evidenza ed una buona dose di testardo ottimismo per non scoraggiarci, tutte ragioni

per le quali non temiamo le sfide o le difficoltà. Noi cerchiamo di tutelare l'ambiente e la salute pubblica. Per noi è ovvio ed evidente che una città degradata non ha futuro, ed il degrado non conviene a nessuno. Siamo sorpresi dal fatto che la politica locale e dei grandi portatori di interesse di questo quadrante ancora non si sia ancora resa conto dell'urgenza di un risanamento ambientale di Guidonia e della necessità di pensare nuove forme di sviluppo economico. Ma è solo questione di tempo, ne siamo certi”. L’obiettivo per l’associazione è quello di immaginare un futuro dove non ci sia più bisogno degli ambientalisti. Sfida nobile, ma assolutamente alla portata dei membri del circolo Legambiente Guidonia. Una speranza anche per tutti quelli che vogliono bene alla città.

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