Tivoli / Servizio Mensa nelle scuole comunali, le novità

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Un posto privilegiato hanno le produzioni derivate da agricoltura biologica, filiera corta e a chilometri zero, senza dimenticare le novità, ossia i percorsi di eduzione alimentar e i servizi online.

Questi i cardini del nuovo servizio mensa nelle scuole comunali di Tivoli, con le tante novità della nuova gestione affidata alla Vivenda Spa, società del Gruppo La Cascina che da 40 anni è leader nei settori della ristorazione collettiva e del global service con 36 milioni di pasti all’anno preparati negli oltre 1.250 impianti di produzione.

“Durante l’anno scolastico saranno serviti circa 270mila pasti, con un nuovo menu che prevede pasti salutari, produzioni biologiche, cibi controllati in ogni fase del processo di trasformazione; il servizio di ristorazione tiene conto anche delle differenti esigenze alimentari legate a fattori allergici, a particolari patologie, a diversi credo religiosi”, spiega il Comune in una nota.

Tra le novità di quest’anno ecco dunque i nuovi sistemi di pagamento con il portafogli elettronico a scalare e i nuovi sportelli dedicati al servizio aperti anche a Villa Adriana e Tivoli Terme (vedi link in fondo), la possibilità per i genitori di consultare on-line i menu e le caratteristiche dei prodotti alimentari e le principali informazioni nutrizionali dei pasti: per tutti l’opportunità di una dietista online che risponde alle domande dei genitori.

“Uno dei cambiamenti più importanti riguarda parte relativa al cibo e ai menu – ha commentato l’assessore alle politiche sociali Maria Luisa Cappelli – abbiamo lavorato molto per migliorare questo aspetto, per andare sempre più incontro ai gusti e alle esigenze nutrizionali dei bambini. Nella composizione dei menù, si privilegiano le produzioni derivate da agricoltura biologica, filiera corta e chilometro zero. I vantaggi della filiera corta si evidenziano non solo nella riduzione di fattori legati all’inquinamento e riscaldamento globale (riduzione di trasporto e imballaggi), ma anche alla possibilità di acquistare prodotti locali più freschi e di stagione che non abbiano perso le proprietà organolettiche. È una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica e in grado di valorizzare le realtà locali”.

Pietanze caratteristiche in occasioni di particolari festività e percorsi di educazione alimentare tra le ultime novità. Il tutto perché “la refezione scolastica è un’occasione importante per favorire la strutturazione di corrette abitudini alimentari. L’organizzazione di progetti formativi in base alle diverse fasce di età è un valido aiuto nel processo pedagogico ed educativo. Sono previsti quindi degli itinerari didattici multidisciplinari sull’alimentazione e non solo. Il pasto in mensa inoltre è anche occasione di educazione al gusto per abituare i bambini a nuove e diversificate esperienze olfattive e superare la monotonia che talora caratterizza la loro alimentazione: essere educati ad apprezzare i nuovi sapori e nutrirsi in modo salutare significa essere aperti ad ogni esperienza alimentare”, chiude la Cappelli.

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