Guidonia, oggi al via il senso unico: i sì, i no, i forse. Commercianti sul piede di guerra e cittadini che si dividono

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Lunedì 8 agosto. Questo è il giorno del senso unico a Guidonia. Da oggi via Roma – dalla rotatoria della stazione in poi – si potrà percorrere solo in direzione Roma. Per rientrare in città, via Domizia e via Bordin. Un progetto sperimentale dell’amministrazione Rubeis, per snellire il traffico e per migliorare la situazione parcheggi. Come spesso accade in questi casi, la popolazione si è divisa. Vale la pena sottolineare un fatto: è strano che un senso unico che parta dal centro città “accompagni” le persone alle porta per mandarle via invece di aprirla questa porta ed accoglierle: altri spunti di riflessione sono arrivati dai commercianti che abbiamo ascoltato e dai cittadini che abbiamo incontrato. Una panoramica di punti di vista davvero interessante.

Il senso unico e i commercianti. C’è una linea di confine tra il si e il no. Ed è la rotatoria di piazza Baracca. Se dal piazzale dell’aeroporto in poi i commercianti non sembrano essere particolarmente contrari – pur proponendo altri interventi e sottolineando altre priorità – dalla rotatoria in poi il no al senso unico è forte e unito. Senza se e senza ma. Del resto, il ricorso al Tar di 34 esercenti di via Roma parla chiaro. “Ho la sensazione che stavolta – ha spiegato Aldo, di Grapho Tecniche – sarà fatto bene: c’è molto traffico, e le numerose traverse tra via Roma e via Bordin faciliteranno il percorso. Vogliamo la comodità o i parcheggi? Non dobbiamo essere prevenuti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Terzulli, che dice sì al senso unico “ma con il raddoppio dei parcheggi, e con rallentatori e preselezioni che saranno assolutamente fondamentali”, mentre Maurizio, di Lilliput, sottolinea come sarebbe stato più opportuno un senso unico contrario, “in entrata verso il centro, in uscita verso Roma”. Contraria la sorella Paola: “c’erano percorsi alternativi: si complica una situazione già complicata”. I toni cambiano pochi metri più avanti. “Cosa ne penso del senso unico? Tutto il male possibile – spiega Francesco Lucchini – perché non può esistere un senso unico in uscita sulla via principale, e l’entrata in città su una via larga 2 metri e mezzo. Vedremo i risultati, vedremo quanti negozi chiuderanno”. E mentre il senso unico è argomento caldo anche nei bar –  “Ci voleva su tutta via Roma”, “Possiamo giudicare tra un po’”, “Sarà solo questione di abitudine” – proseguiamo la nostra passeggiata in una assolata mattina di agosto. “Non è una strada sulla quale poter fare il senso unico – spiega Ivano, titolare del Bar Jolly, abbiamo già fatto un ricorso al Tar. E poi non si può continuare a portare queste novità in pieno agosto. Questa amministrazione ha fatto anche cose positive: ma in questo caso specifico occorreva ascoltare i punti di vista di tutti. La strada ha sempre portato lavoro, la politica va e viene, noi restiamo però. Anche le associazioni di categoria se ne sono fregate”. La titolare della pompa di benzina IP punta sull’esperienza, che non porta buone notizie però. “Sappiamo esattamente quello che succederà: già all’epoca del primo senso unico ce la siamo vista brutta, oggi sarà uguale. Con l’aggiunta che non cambierà niente sulla viabilità”. Un senso unico che non piace anche a chi ha un nome ed anni di presenza nella vita commerciale, come il negozio D’Alessandro. “Non c’è logica – spiega Elena – e occorreva farlo in entrata. La gente la strada se l’è sempre scelta. Questi sono cambiamenti che stanno portando alla morte del commercio, perché noi alla fine lavoriamo, ma i piccoli? Credevo che l’amministrazione ci proteggesse, non che ci buttasse giù: nessuno ci ha interpellato”. Rabbia nei vecchi e noi giovani commercianti. “Penso che il senso unico serva solo a far diventare legittime le strisce blu – spiega Andrea di Pc House – e a valorizzare terreni sei soliti noti. Tuttavia non credo che ci sarà un grosso impatto sul commercio. Peggio di così davvero non potrebbe andare”. Situazione calda dunque, con tendenza a diventare rovente.

Il punto di vista dell’assessore Zulli. Senso unico e commercio, un rapporto che sembra nascere tormentato. Riesce a vedere alcuni lati positivi l’assessore Domenico Zulli, che definisce il tutto una  “iniziativa che, se ragionata attentamente e preventivamente produce effetti positivi sia dal punto di vista del traffico che dal punto di vista commerciale in quanto specialmente per alcuni negozi è impossibile fermarsi anche solo per chiedere informazioni! Lo scetticismo di alcuni commercianti è certamente legato all'incognita di non avere avuto anticipatamente informazioni a tale riguardo senza contare poi di alcune associazioni che gridano vendetta perché non chiamate a discuterne. È chiaro che l'informazione specialmente all'interno dell'amministrazione sia fondamentale per evitare tante discussioni inutili tanto è vero che io stesso sono stato informato dell'iniziativa successivamente alla decisione stessa, ma come ogni novità i dubbi e i scontenti ci saranno. La certezza per quanto mi riguarda è che la maggioranza dei cittadini e commercianti stessi godranno dei tanti aspetti positivi”.

I cittadini. Manca solo un aspetto alla nostra piccola inchiesta sul senso unico. Il punto di vista dell’uomo della strada. Sono molte le persone che abbiamo ascoltato in questi giorni. Dichiarazioni interessanti, che non possiamo trasporre completamente per mancanza di spazio. Quello che va sottolineato è una forte volontà di proporre idee e cambiamenti.  “Già in passato è stato approvato il senso unico di marcia – spiega Ivan – con risultati poco positivi per il traffico. Forse è una scappatoia per non rimuovere i parcheggi a pagamento (non a norma in quanto strada troppo stretta per poterli fare) o forse è solo un altro tentativo di porre rimedio al traffico. Porterà solo ad altri incidenti visti i numerosi idioti che corrono su via Roma. Servirebbero più controlli sulle strade, non parcheggi, sensi unici e quant’altro”. Guarda avanti Alessandro, spiegando che “se il senso unico dovesse rimanere una scelta solitaria sarà inevitabilmente una sterile buffonata. Altresì dovessero affiancare al senso unico un attenta applicazione di dossi stradali, una riqualificazione di alcune zone di Guidonia ed una tanto attesa e bramata zona pedonale potremmo dire per la prima volta bravi ai nostri amministratori. Non ci credo, vedremo cosa accadrà”. C’è chi è favorevole, come Marco, che ha vissuto il precedente senso unico, e dice “a me andava bene anche quando è stato fatto prima (alcuni anni fa)il senso unico e non c'erano strade alternative come oggi: bisogna sperimentare e sicuramente ci saranno delle modifiche da apporre”, e come Domenico, che si dichiara “assolutamente favorevole. Purtroppo lo sviluppo urbanistico mai gestito di Guidonia si è caoticamente strutturato intorno a via Roma e in circostanze del genere è impensabile far convergere tutto il traffico di un grande centro su un unica arteria. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è la paralisi del traffico per gran parte della giornata. La soluzione è deviare il traffico su una sorta di "complanari". Una è certamente via Bordin, l'altra sarebbe, condizionale d'obbligo, via della Pietrara ovvero la famosa camionabile. Ma questa è un altra storia”. “Apocalittica” la chiusura di Stefano.  “Non oso immaginare cosa succederà su via Bordin ogni qualvolta si chiuderà il passaggio a livello. Allora si che si avrà voglia di andare via da Guidonia”.

Oggi sarà una di quelle giornate campali. Sarà interessante vedere come sarà l’approccio con il senso unico dei cittadini. Occorrono di certo molti controlli, come c’erano già questa mattina da parte dei vigili urbani. Ma altri ed ulteriori controlli servono la sera, quando le strade divengono veramente circuiti di Formula  1. E in questi casi i sensi unici servono a poco. Anzi, rischiano di diventare una gustosa attrazione.

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