Roma / Ampliamento Tiburtina, operai in sciopero

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Stato di agitazione e sciopero permanente. Incrociano le braccia le maestranze impegnate nei lavori di ampliamento della Tiburtina che da 5 mesi non ricevono alcuna retribuzione: si ferma così il cantiere per l’adeguamento della strada, arteria fondamentale per un intero quadrante cittadino su cui transitano quotidianamente circa un milione di persone che ad oggi rischia di essere l’ennesima grande opera incompiuta della Capitale, cruciale per la viabilità ma già oggetto di contenziosi e continui ritardi. “La misura è colma!”, questo il grido dei lavoratori assistiti dai sindacati territoriali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, “Dove sono i nostri soldi? Abbiamo lavorato e pretendiamo le nostre spettanze”. Il dialogo è tra i sindacati e il Comune di Roma. “Abbiamo più volte rappresentato al Campidoglio, stazione appaltante dei lavori, le incresciose condizioni in cui versano i lavoratori e lo stato dell’arte  dell’opera, per la quale la cittadinanza ha dovuto sostenere numerosi disagi e che oggi rischia persino di rimanere incompiuta, con conseguente dispendio di energia e denaro pubblico. Ci riteniamo profondamente insoddisfatti degli incontri avuti ad oggi e chiediamo al Comune di Roma –  dichiarano Remo Vernile della Feneal Uil Roma, Domenico Facchini della Filca Cisl Roma, Eric Wibabara della Fillea Cgil Roma e Lazio una seria assunzione di responsabilità, attraverso l’attivazione dei poteri sostitutivi per procedere al pagamento delle retribuzioni arretrate. La tensione è altissima, non è più tempo di parole, adesso vogliamo i fatti”. Situazione che ogni giorno si fa più calda.

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