“Beni sequestrati alla camorra:requisirli per creare opportunità alla città” : le parole di Adelaide Rotolo

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La guardia di finanza ha scoperchiato il vaso di pandora dell’edilizia di Mentana. Con l’operazione “Caffè Macchiato” i militari delle fiamme gialle hanno messo i sigilli a 175 tra abitazioni, costruzioni e terreni riconducibili ad una cellula camorristica. Nell’ambito della retata, che ha coinvolto principalmente Lazio e Campania, Mentana ha avuto il triste record di aver avuto il maggior numero di beni sequestrati nella provincia di Roma. Molti di più rispetto anche a città più grandi come Guidonia. <Il sequestro di 175 tra abitazioni e terreni rapportate ad un comune di 23 mila abitanti, rappresenta una percentuale altissima – ha commentato Adelaide Rotolo, candidata di Democratici per Mentana, Sel e Rifondazione Comunista – è una vicenda di vastissime proporzioni ed estremamente seria. Delle avvisaglie, comunque, c’erano. Quando degli operatori costruiscono così velocemente e poi immettono immobili sul mercato con prezzi tanto inferiori a quelli di mercato, sono i segni che qualche problema c’è. Sono dei campanelli d’allarme che non possono passare inosservati. Un’amministrazione attenta a come cresce e si sviluppa il suo territorio avrebbe dovuto coglierli già da tempo>. <Speriamo di tutto cuore che le persone, che ora abitano in alcune delle abitazioni coinvolte dalle indagini  della guardia di finanza, non abbiano problemi – spiega Adelaide Rotolo – quest’operazione e tutti questi sequestri, comunque, potrebbero rappresentare una grande opportunità per Mentana. L’amministrazione comunale e le associazioni potranno fare richiesta dei beni sequestrati, purché servono per il sociale. Immagino scuole, asili nido comunali, laboratori artistici e musicali per i nostri giovani, sedi per associazioni, spazi per mostre, concerti o rassegne teatrali. Si tratta di un vero e proprio tesoro che, pur se con dei tempi lunghi, potrebbe contribuire a cambiare il volto della nostra città migliorando la qualità della vita a Mentana. Dobbiamo essere pronti a cogliere quest’occasione per trasformare una piaga, com’è l’infiltrazione della malavita, in una grande opportunità>.<A Mentana, comunque, costruisce la camorra, si costruisce sulle tombe romane, si costruisce a tutto spiano – continua Adelaide Rotolo – i controlli ci sono, altrimenti non sarebbero state scoperte queste vicende, ma i cantieri sono troppi e non si riesce a stare dietro a tutto. L’amministrazione comunale deve sempre essere vigile, perché siamo in una zona sensibile. Non si tratta solo di controllo, ma anche di prevenzione>. <Gli aspetti preoccupanti di questa vicenda, comunque, sono molteplici – conclude Adelaide Rotolo, candidata di Democratici per Mentana, Sel e Rifondazione Comunista – questa vasta operazione della guardia di finanza testimonia come le nostre zone siano, ormai da tempo, terra di scorribande per la malavita organizzata. Ancora una volta le previsioni del procuratore capo di Tivoli, Luigi De Ficchy, hanno avuto una conferma. Nell’hinterland nord-est della capitale mancano le forze dell’ordine. Gli uomini sul campo, pur impegnandosi al massimo, non possono coprire un territorio così vasto. La vicinanza con la capitale ed i buoni collegamenti garantiti dall’autostrada sono gli altri fattori che completano il quadro preoccupante,all’interno del quale viviamo. Ci uniamo agli appelli del procuratore capo e ci adopereremo, per quanto è in nostro potere, per cercare di portare in queste zone maggiori forze di polizia>.

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