Sgomberato insediamento rom a Centocelle. Nelle baracche anche donne e bambini

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Montagne di rifiuti e una quindicina di baracche fatiscenti nascoste in un avvallamento nei pressi di via Papiria, a ridosso dell'ex aeroporto di Centocelle. All'interno vivevano una decina di nuclei familiari di nomadi di nazionalità romena. A sgomberare l'insediamento abusivo, su ordinanza del commissario straordinario per l'emergenza nomadi il prefetto Giuseppe Pecoraro, gli agenti della Questura di Roma e della polizia municipale. Circa 40 persone, tra donne, uomini e bambini all'arrivo degli agenti hanno preparato le valigie senza opporre resistenza hanno lasciato il campo. Per le donne e i minorenni i mediatori culturali del Comuna di Rome hanno offerto un alloggio al Centro polifunzionale di Castelnuovo di Porto ma, a quanto si apprende, avrebbero tutti rifiutato. "Non so dove andremo – dice un uomo, mentre trascina un grande trolley – a mia moglie e al mio bambino è stata offerta una sistemazione, ma non vogliamo separarci. Penso che rimarremo a Roma per un paio di giorni poi se non troviamo un posto dove stare torneremo in Romania". Tra i cumili di rifiuti, pneumatici di auto, sedili e calcinacci, gira con lo sgardo perso nel vuoto Anna. "Non so che dobbiamo fare – dice – abitiamo qui da 2 mesi ora ci sentiamo persi".

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