Guidonia. I bambini e la tradizione al centro della Festa della Befana 2015

In In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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Una Festa fatta per i bambini e nel segno della tradizione e della Magia che solo l’Epifania riesce a dare. La Befana a Guidonia ritorna ad essere quello che è sempre stata, con qualche eccezione: una giornata magica e incantata, fatta per i bambini e per quelli che bambini lo sono ancora. “Abbiamo rimesso – spiega Fausto Costantini, direttore artistico del Teatro Imperiale e organizzatore, con l’Ufficio Cultura, della Befana 2015 – i bambini al centro del villaggio: laboratori creativi fatti per loro, il teatro dei burattini di Santelli, personaggi fiabeschi e della tradizione, cori e tante altre sorprese saranno insieme a tutti quelli che vorranno essere con noi il 6 gennaio, aspettando la Befana che scenderà, di nuovo, dalla Torre”. L’evento si tiene in piazza Matteotti. L’utilizzo della Torre Civica come simbolo della città, la Befana che regala a Guidonia il Teatro Imperiale: è un evento, quello del 6 gennaio, dai numerosi significati, per una città che cresce, come Cultura e come comunità. “La facciata del teatro sarà <> da un sacco, proprio per simboleggiare il regalo fatto alla città: proprio il 6 gennaio l’Imperiale sarà aperto per tutti coloro che vorranno visitarlo. Dentro sarà allestita una mostra di fotografie, che suggeriamo di non perdere”.
Ad aprire la manifestazione saranno le bande musicali, che dopo un giro per “svegliare” la città, si ritroveranno in piazza per un piccolo concerto. Da segnalare, ed è un graditissimo ritorno, il ritorno del Palio della Befana: tanti disegni fatti dagli studenti delle scuole elementari e medie del territorio, tra i quali verrà scelto il simbolo della prossima Festa della Befana. I disegni saranno esposti in piazza Matteotti, fin dalla mattina.
La Befana è uno degli eventi più attesi della Città, e soprattutto fa parte di quella tradizione che non dovrebbe mai essere perduta. Non è un caso se è un appuntamento che va avanti da anni, con successo – salvo qualche eccezione – e partecipazione. E’ anche da queste feste che passa la crescita di una Città: si chiama Cultura, si chiama Comunità. E spesso valgono molto di più di quello che possiamo pensare.

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