Caos rifiuti. Pecoraro attacca, i comitati rispondono: si scalda l’atmosfera in attesa della manifestazione di sabato

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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E’ ormai scontro aperto tra il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro – Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti nella regione Lazio – e tutti i comitati e le associazioni che si stanno battendo contro le discariche di Corcolle e Riano. Scontro che evidentemente Pecoraro non fa nulla per evitare, utilizzando anche interviste su Sky per evidenziare – è accaduto in quella del 28 gennaio: http://video.sky.it/news/cronaca/rifiuti_lallarme_del_prefetto_di_roma/v109130.vid  – il suo fastidio e la poca considerazione, per non dire nulla, verso chi chiaramente non è d’accordo con le scelte scellerate della Regione in tema di rifiuti. Nello specifico il prefetto “si chiede dove fossero le associazioni ed i comitati quando è stata costruita l’autostrada A24! Un tratto di opera pubblica inaugurato – spiega Gianni Innocenti, Legambiente Tivoli – il 10 Luglio 1969 quando le sensibilità ambientali erano diverse ed il territorio completamente privo da insediamenti abitativi diversi da casali agricoli e piccoli borghi”. Altri tempi, altre sensibilità: e non serve essere ambientalisti per capirlo. Basterebbe buon senso, quello che spesso non ha chi deve scegliere per i propri cittadini e quello che Innocenti simboleggia con una battuta. “Di questo passo ci chiederà perché non ci siamo opposti agli insediamenti di Pedum, Praeneste, Tibur, in prossimità della cava, al passaggio dell’Acquedotto Marcio e perché non abbiamo fatto sit-in quando l’Imperatore Adriano ha edificato la sua Villa in zona esondazione!”. Intervista, quella di Pecoraro, che ha visto il prefetto affermare che Villa Adriana si trova a due chilometri  dalla cava destinata a discarica. E’ così? A guardare la foto dell’articolo, sembra proprio di no, in quanto quelli nell’immagine sono i “resti della cosiddetta Accademia, il palazzo della moglie di Adriano, Vibia Sabina, che si trova tra splendidi oliveti ed altre emergenze archeologiche, a circa un chilometro dal sito destinato a discarica. Ma l’area di Villa Adriana si estende ancora più verso Sud ed è tutta da scavare. Non per niente l’area di rispetto voluta dall’Unesco si allunga fino a settecento metri dalla cava di pozzolana e probabilmente, al contrario di quanto pensa il dottor Pecoraro, è proprio l’autostrada che ne ha limitato l’integrazione con l’area della città arcaica, dei castelli medievali di Corcolle e Passarano in un unicum, da Tivoli a Palestrina, di immenso valore archeologico e monumentale”. L’invito di Innocenti – e con lui tutti i comitati e le associazioni che hanno fatto loro la battaglia contro le discariche – è rivolto direttamente alla giornalista di Sky e a tutti quelli che vogliono guardare con i loro occhi la realtà: un giro su un aereo ultraleggero per poter “visionare e riprendere dall’alto le effettive distanze, la delicatezza e pregevolezza dell’ultimo lembo dell’Agro Romano antico, l’assurdità della localizzazione rispetto a Villa Adriana, alla necropoli arcaica, al Castello di Corcolle, a Ponte Lupo, agli insediamenti abitativi, al Santuario della Madonna di Fatima, alle aziende agricole biologiche”. Una sfida a chi la verità non la vuole sentire, e a chi tenta di condizionarla. Fervono intanto i preparativi per la manifestazione di sabato 4 febbraio: a Tivoli i sindaci, i gonfaloni, le cittadinanze, di sette comuni (Tivoli, Casape, Gallicano, Palestrina, Poli, San Gregorio, Zagarolo), i comitati e le associazioni, ma non solo. Arrivano anche le prime adesioni di personaggi della politica e della cultura: ci saranno infatti – e saranno, ci auguriamo, i primi di una lunga serie – Franca Valeri, Urbano Barberini e il parlamentare europeo Niccolò Rinaldi. La verità, se qualcuno non vuole sentirla, sarà gridata a pieni polmoni da tutte le persone che saranno sabato a Tivoli. Non si può negare l’evidenza. Non per sempre, almeno.

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