La protesta per la riforma Gelmini, che sta divampando in tutta Italia, sta raggiungendo pienamennte anche Guidonia e Tivoli. Nell'attesa della manifestazione di lunedì, che si svolgerà nella città tiburtina – saranno una decina le scuole superiori del territorio a partecipare – gli studenti hanno deciso di "far parlare" di loro e coinvolgere i monumenti e i palazzi di Guidonia e Tivoli nella loro legittima protesta. Il modo è semplice ma altamente simbolico: uno striscione nella giornata di oggi – a Guidonia, su palazzo Matteotti, ieri notte – che recita "Difendiamo la scuola pubblica" è stato posto sui palazzi delle istituzioni, sui monumenti, sulle costruzioni più rappresentative di Guidonia e Tivoli. Uno striscione semplice e diretto, che da ieri notte troneggia sulla piazza del comune di Guidonia. Una protesta, quelle delle scuole, che nelle nostre zone non ha mai conosciuto forme così alte di collaborazione e partecipazione: se i ragazzi riusciranno a mantenere il tutto entro certi valori, se le tensioni si scioglieranno nella consapevolezza di volere tutti un unico obiettivo, se la giornata di lunedì riuscirà ad essere una giornata per gli studenti, e non contro gli studenti, allora tutto questo avrà un avuto un senso. La protesta degli studenti assume sempre un qualcosa di romantico: vedremo se questa volta alla fine a questo si aggiungeranno dei risultati concreti. Vista la "qualità" del decreto Gelmini, visto lo stato generale della scuola pubblica – parliamo da ex studenti – a discapito di chi la frequenta, risultati concreti sono ciò che auguriamo ai ragazzi.
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