Giro di vite della questura sugli internet point: oltre 1.500 controlli, 33 attività sospese

In Cronaca & Attualità, Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

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Roma, 02 dic – Internet point, phone center e money transfert rappresentano uno dei settori sui quali si è concentrata l'attenzione della Questura nell'ambito del piano di controlli straordinario varato in vista delle festività di fine anno dal Questore di Roma il 20 novembre scorso. Sono state controllate a tappeto tutte le 1.602 attività censite nell'intera provincia sulla base delle licenze rilasciate. Grazie all'azione sinergica della Digos, dei commissariati e delle Volanti, sono stati denunciati complessivamente 191 titolari per la violazione della normativa antiterrorismo. All'interno dei locali, infatti, è stata riscontrata la presenza di utenti i cui dati anagrafici non stati registrati come invece previsto dalle leggi di settore: 33 internet point sono stati sospesi, mentre per ulteriori 64 è in corso l'istruttoria della polizia amministrativa per valutare gli estremi per l'adozione dello stesso provvedimento di interdizione. In alcuni casi è stata anche contestata la gestione dell'attività da parte di addetti non autorizzati. Nel corso delle verifiche, il gestore ed uno dei clienti di un internet point nella zona di San Paolo sono stati denunciati per pedopornografia online. In particolare il cittadino rumeno 22enne, attraverso una la postazione noleggiata, stava navigando su tre diversi siti vietati per i quali la polizia postale ha avviato la procedura di oscuramento. Singolare il risultato di un altro controllo effettuato nella zona Ostiense: in uno dei tre call center sospesi, sito in via Giovanni da Empoli, è stato bloccato un cittadino afghano di 28 anni che, alla vista degli agenti, ha tentato di allontanarsi. Bloccato, l'uomo è stato trovato in possesso di 5 passaporti riconducibili agli stati della Norvegia, della Romania, della Gran Bretagna, della Finlandia, nonché dell'Afghanistan, ciascuno intestato a persone diverse e con diversa scadenza, fino ad arrivare al 2014. Tra i suoi effetti personali anche ricevute relative alla movimentazione di denaro contante attraverso il circuito PostPay. Per l'uomo, a carico del quale sono emersi precedenti per falso documentale, è scattata la denuncia per ricettazione, falso, sostituzione di persona, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nel corso dei controlli ha infatti tentato di sottrarsi con violenza agli agenti. Per il titolare di un altro internet point è scattata invece la denuncia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. All'interno della sua attività, infatti, sono state sorprese 12 persone irregolari sul territorio nazionale. In via Pellegrino Matteucci, invece, un altro phone center è stato chiuso. In questo caso alla base del provvedimento vi è il "dormitorio di fortuna" trovato nel sottoscala. All'interno sono stati rinvenuti dagli agenti numerosi bagagli chiusi, verosimilmente da ricondursi ai cittadini afghani in transito nella Capitale, che vi dimoravano, oltre alle precarie condizioni igienico sanitarie, attestate anche da personale della Asl. Numerosi i cittadini extracomunitari identificati nel corso dei controlli e sottoposti a provvedimento di espulsione sulla base dell'istruttoria dell'Ufficio Immigrazione. (OMNIROMA)

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