Roma / Ai Granai la presentazione del libro “I favolosi anni ‘85” di Simone Costa

In Terza pagina da Alessandra Paparelli Commenti

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Mercoledì 8 novembre alle 18.30 presso lo spazio culturale della Libreria Nuova Europa-I Granai in Via Mario Rigamonti 100, Eur Roma, Simone Costa giornalista de La 7 presenta il suo ultimo romanzo “I favolosi anni ’85”. Il giovane e talentuoso scrittore napoletano e romano d’adozione incontrerà il pubblico dialogherà con il collega giornalista Paolo Celata, tg La7.

“Per un istante un pensiero gli attraversò la mente, il concetto alla base de I favolosi anni ’85, e cioè che il meglio fosse passato e rievocarlo in ricordi privi di disperazione potesse essere l’unico modo per affrontare un presente insoddisfacente”.

La malinconia e la nostalgia sono la chiave di tutto, il filo conduttore.

Nel passato ci si “sguazza”, si resta nella comoda palude, nella famosa “zona confort”? Il passato diventa davvero un comodo rifugio dalle insicurezze di un oggi sempre più incerto e dai dubbi del futuro? Il fascino accattivante e forse ammaliatore dei ricordi è davvero “un anestetico ai fallimenti di una vita”, a un presente di “frustrazione” e l’oggi, il quotidiano, il presente, diventano un “punto di non ritorno”?

Non poter voltarsi indietro, perché il passato non ritorna e non poter andare avanti, fermarsi in una sorta di dolce limbo, un purgatorio rassicurante e protettivo. Rifugiarsi, tornare in luoghi meravigliosi e sacri, divenuti icone intoccabili, ritornare a panchine dimenticate, riascoltando musiche e canzoni che ci riportano a una serie di significati profondi per noi, importanti, una musicassetta degli anni ’80 con le canzoni registrate dalla radio, un gettone telefonico, l’ansia e l’attesa a una cabina, una lettera scritta con carta e penna, il profumo e l’odore della carta.

Quel mondo sicuro e protetto a cui cerchiamo di attaccarci e aggrapparci, comode zattere sul filo della cascata, quando il mondo intorno scorre troppo insidioso, ostile, mutevole, un quotidiano troppo rapido e veloce, troppo sordo e insensibile agli affetti, al mordi e fuggi dei legami.

In questo contesto, in questo spazio “rassicurante” convergono le figure dei protagonisti, Irene e Marco. Due vite parallele che lo scrittore immagina districarsi tra vicende umane surreali e grottesche, a tratti paradossali: i pensieri e parole della gente indecifrabili e incomprensibili e l’ascolto di un programma radiofonico, forse, come collante, lasciando il lettore con il fiato sospeso. Con loro, anche uno speaker radiofonico “arrivista”, grintoso, il bravissimo Charlie Poccia. Cosa avranno in comune questi tre personaggi, con un finale assolutamente a sorpresa, lo scopriranno i lettori e i curiosi nel dialogo con il pubblico, mercoledì 8 novembre.

 

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