Guidonia / Prima l’incendio dei furgoni poi l’estorsione: due arresti della Polizia

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Incendiari ed estorsori. Si è chiusa con due arresti l’indagine degli investigatori del Commissariato di Polizia di Tivoli partita ad agosto, quando due furgoni vennero dati alle fiamme all’interno del parcheggio di un’azienda di Guidonia in via Casal Bianco.

Le operazioni conseguenti avevano portato – grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza dell’impresa – gli agenti a riconoscere un pregiudicato della zona, B.M. di 36 anni. Immediata la perquisizione: in casa vennero trovati gli abiti utilizzati dall’uomo per compiere l’evento criminoso, e a quel punto ha confessato, adducendo futili motivi alla base del gesto.

Sembrava finita con la denuncia per l’uomo, che avrebbe dovuto rispondere dell’incendio procurato davanti all’autorità giudiziaria. Qualche giorno dopo negli uffici della Polizia di Stato di Tivoli un imprenditore aveva denunciato di essere vittima di minacce e di un tentativo di estorsione da parte di due uomini.

B.M. e il complice O.S pretendevano dall’uomo d’affari un “compenso” di 5.000 euro per aver appiccato l’incendio ai locali dell’azienda di proprietà di una persona con la quale il denunciante aveva avuto dei dissapori.

La denuncia diventa immediatamente ordinanza di custodia cautelare: i poliziotti hanno quindi preparato una trappola facendo prendere un appuntamento tra la vittima ed i criminali per la consegna del denaro: appostati nel luogo dell’incontro, gli agenti sono intervenuti al momento del passaggio dei soldi.

I due incendiari estorsori sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Rebibbia.

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