Ospedale di Palombara, discussa la questione alla Camera. Il fascicolo alla VIII Commissione Affari Sociali

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Salute & Dintorni, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Continua il lavoro “ai fianchi” del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale di Palombara. Come anticipato alcuni giorni fa dal nostro sito, la questione ha suscitato l’interesse della Camera dei Deputati. In un primo momento solo a livello conoscitivo, ora si è andati più nello specifico. “Il 16 novembre – ha spiegato Adriano Curci, presidente della giovane associazione – la questione dell’ospedale è stata discussa nella seduta della Camera dei Deputati”. Quindi, visto come è iniziata la vicenda, da una manifestazione di passa, sono stati molteplici i passi compiuti dal comitato: l’interesse di alcuni parlamentari europei, il favore riscontrato nella cittadina sabina, e, in ultimo, la petizione inviata alla Camera. Piccole gocce che potrebbero scavare la roccia: una strada, quella della petizione e dello “smuovere le acque” che sembra voler intraprendere anche Monterotondo. Tutto il fascicolo sulla struttura di Palombara – relazioni, documenti, petizione – predisposto dal Comitato è stato assegnato alla VII Commissione Affari Sociali della Camera. “L’organo ha risposto – conclude Curci – in maniera sollecita: il fatto che la questione sia già stata discussa in aula è davvero un buon segnale per la nostra causa”. Una causa che sarà ancora più forte se altra gente entrerà a far parte del comitato, se altre firme arriveranno su altre petizioni, se continuerà questa mobilitazione, l’unico modo per tentare di far cambiare idea a chi decide, spesso a discapito di chi vive i paesi e le città, tutti i giorni. E che – nove volte su dieci – sa meglio di chi gioca a dadi con i territori quali siano le esigenze specifich. Il problema è che spesso non viene ascoltato. Chissà che stavolta non sia quella buona per invertire una rotta che vede alcune zone subire e basta. Noi ce lo auguriamo, così come lo fanno tutti quelli che hanno deciso di credere, insieme al comitato, che cambiare si può. Per il bene della città, e basta.

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