Consiglio comunale soft: sì in contemporanea con Tivoli all’atto conclusivo dell’iter sulla tratta Tivoli-Guidonia-Roma. Poi manca il numero legale. Le novità sui Cieli Azzurri e sulle case popolari

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Seduta di consiglio comunale particolarmente soft quella che si è tenuta mercoledì 3 novembre a Guidonia. Vuoi per i temi, vuoi perché gli spettatori si erano abituati piuttosto bene al variegato panorama di scontri, duelli dialettici, invettive e ribattute, si è svolto un consiglio più o meno pacato e soffuso, nonostante temi importanti per la città. Facendo notare che il via vai tra interno e esterno durante la seduta non favorisce il buon svolgimento del consiglio, facendo notare che politici che arrivano tardi o vanno via prima non sono di buon esempio per quei pochi che ancora credono nella politica, passiamo ai fatti.

Il primo, quello più strategico, è stato approvato dai consiglieri della Città dell’Aria in contemporanea con quelli di Tivoli. Parliamo dell’atto conclusivo – la delibera di presa d’atto della proceduta di variante urbanistica – dell’iter procedurale relativo al progetto di ampliamento e trasformazione della Rmf2 (Tivoli-Guidonia-Roma) in metropolitana di superficie. “I lavori partiranno a fine novembre – ha detto il sindaco Eligio Rubeis – con l’apertura dei cantieri. Si tratta di un’opera destinata a cambiare per sempre la mobilità di Guidonia Montecelio e di tutto l’Asse tiburtino”. E non possiamo dare torto, vista la vera odissea che i pendolari della tratta affrontano tutti i giorni per andare a Roma. Il progetto della metropolitana di superficie prevede anche la realizzazione di nuova Stazione nel comune di Guidonia Montecelio, a Colle Fiorito, con annesso parcheggio da 5000 posti. La nuova tratta, a quanto pare,  garantirà ai pendolari  treni ogni sette minuti. Il costo stimato dell’opera è di 114 milioni di euro, mentre i tempi di consegna, secondo le previsioni di Fs, sono fissati nell’ottobre del 2014. Tra i costi complessivi della infrastruttura, anche la costruzione del nuovo sottopasso di via Moris in sostituzione dell’attuale passaggio a livello. Un provvedimento votato all’unanimità, segno della riconosciuta importanza data ai trasporti, e sul quale in questi giorni c’è stato un piccolo giallo. La voce che è girata parlava infatti del possibile slittamento della data di apertura dei cantieri, causa la presenza di insediamenti Rom nell’area di Stacchini. “Per Ferrovie dello Stato – conclude il sindaco – l’insediamento Rom all’interno dell’area Stacchini (situata nei pressi dei terreni interessati dal tracciato) non rappresenta, né ha mai rappresentato un problema. I cantieri partiranno dunque come preannunciato, senza subire ritardi. Non vorrei che tali voci siano messe in giro ad arte da coloro che non vogliono il bene di Guidonia e dei sui cittadini”.

Prima della discussione, si è parlato di Sakineh, e il consiglio comunale ha espresso in maniera unanime la contrarietà della città dell’Aria all’esecuzione della sentenza iraniana, impegnando il sindaco ad apporre sulla facciata del palazzo Comunale la foto della donna, da giorni in attesa di conoscere il suo destino.

Che altro dire, se non che Domenico De Vincenzi si è rivisto in consiglio comunale, intervenendo sull’impianto, definendo il ricorso “un probabile provvedimento contro se stessi”, causando la reazione di Massini, che ha sottolineato come “a Guidonia sia sta facendo sui rifiuti più di quello che in Italia sia mai stato fatto”. Dipende dal termine di paragone, ma questo conta poco. Altro punto, la delicata situazione economica dell’Aimeri, ente capofila dell’ATI che si occupa dei rifiuti in città. Questa è quanto successo nella seduta, prima della mancanza del numero legale.

C’altro da dire, ma non è successo in consiglio. Sui Cieli Azzurri, il 18 ottobre è stata ufficializzata la determina dei Servizi Sociali che anticipa, all’associazione Insieme – la legge vuole questo – i 50 mila euro previsti dal Piano di zona per l’associazione, manna dal cielo per gli stipendi dei dipendenti. Ora si aspetta il provvedimento del sindaco per altri 4 mila euro, una determina di impegno di spesa accompagnata da una lettera del primo cittadino, che chiederà di destinare tali fondi ai soli Cieli Azzurri. Va detto che al momento l'associazione è riuscita a raccogliere 3 mila euro: il termine di avvicina, e serve un maggiore sforzo da parte di tutti. Altro giro altro corsa invece per il bando sulle case popolari: sarà presto pubblicato un nuovo bando dall’assessorato al Demanio e Patrimonio per l’acquisto degli stabili destinati all’edilizia popolare, visto che il primo aveva visto la partecipazione di un solo costruttore, che ha peraltro avuto problemi con la documentazione. Un bando da 4 milioni di euro – soldi regionali – che vedrà occuparsi delle graduatorie i Servizi Sociali. Su queste occorreranno controlli serrati e precisi. Una casa fa gola, meglio che vada a chi ne ha davvero bisogno.

 

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