Avevano appena rubato una Smart in via Cerere, zona Quadraro, per poi dirigersi velocemente in un luogo "sicuro". I due ladri, romani, pregiudicati di 22 e 29 anni, non potevano sapere che, ben nascosto, il proprietario aveva installato un localizzatore satellitare (Gps) che aveva già iniziato a fare il suo "lavoro". Il segnale di allarme, infatti, è arrivato in breve tempo alla Centrale Operativa dei carabinieri che ha comunicato in tempo reale a una pattuglia della stazione Appia il tragitto percorso dalla vettura rubata. Intercettata la macchina, i militari l'hanno seguita fino ad arrivare in via Diana dove i due stavano per entrare in un'autorimessa dove ad attenderli c'era un terzo complice, un 22enne romano, gestore dell'autorimessa. I carabinieri hanno intimato l'alt e dopo aver bloccato gli occupanti del veicolo, a seguito della perquisizione, i militari hanno trovato addosso ai due topi d'auto i "ferri del mestiere". Nell'autorimessa, di pertinenza del terzo "uomo", i carabinieri hanno scoperto una vera e propria centrale della ricettazione: sono state rinvenute, infatti, altre autovetture, sulle quali i carabinieri della stazione Appia stanno eseguendo gli accertamenti. I tre, arrestati, dovranno rispondere di furto pluriaggravato in concorso, ricettazione e riciclaggio.

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