Archeologia, dopo trent’anni lavori ai Fori torna a splendere il Tempio di Venere

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Roma, 12 nov – Dopo circa 30 anni di lavoro si chiude il restauro del Tempio di Venere e Roma, un cantiere lungo e complesso che restituisce un capolavoro architettonico e decorativo alla città. Da domani infatti il Tempio entrerà nel percorso di visita del Foro Romano e Palatino, con ingresso fisso tutti i giorni, dopo aver risolto le trattative coi sindacati del personale. A presentarlo oggi, il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, il commissario dell'area archeologica centrale Roberto Cecchi, la direttrice del Foro Romano Maria Antonietta Tomei, la responsabile del cantiere di lavori Clauda Del Monti. "E' un cantiere iniziato dalla metà degli anni '80 – racconta Del Monti – I primi scavi hanno puntato a mettere in risalto le strutture preesistenti d'epoca adrianea del II secolo, che vennero poi rimaneggiate nel IV secolo da Massenzio. Il progetto ha voluto consolidare le situazioni a rischio, a partire dalla messa in sicurezza del podio, e avviare una serie infinita di restauri che hanno interessato tutte le strutture. Per le due semicalotte addossate, opera architettonica strepitosa, un tempo ricoperte in foglia d'oro, sono stati consolidati gli stucchi".

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