Roma, la giunta approva il nuovo Piano Regolatore Sociale

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Fattorie sociali nelle zone agricole della città, riforma della mobilità per i disabili, agevolazioni tariffarie per famiglie numerose, riforma dell’assistenza domiciliare, riorganizzazione delle case di riposo per anziani. E ancora: nuove sinergie tra il Centro di Giustizia Minorile e il Tribunale dei Minori, riqualificazione dei centri di assistenza residenziale per bambini con disagio, integrazione socio-sanitaria e un piano per le emergenze sociali. Sono alcune delle 102 azioni contenute nel nuovo Piano Regolatore Sociale, approvato dalla Giunta capitolina e presentato in Sala delle Bandiere (Palazzo Senatorio) dal sindaco Gianni Alemanno, dal vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso e da altre personalità di Roma Capitale.

 Hanno partecipato alla conferenza stampa l’assessore alle Politiche scolastiche Gianluigi De Palo, il presidente della Commissione Politiche sociali Giordano Tredicine, il presidente della Commissione speciale Politiche sanitarie Fernando Aiuti e il delegato del Sindaco per la disabilità, Antonio Guidi.

Presenti anche alcuni rappresentanti di enti e istituti che hanno collaborato alla stesura del piano, come Francesco Maietta e Monica Altieri (rispettivamente responsabile politiche sociali e responsabile centro elaborazione dati del Censis).

“Il sì della Giunta alla programmazione dei servizi sociali per i prossimi anni”, spiega il Campidoglio in un comunicato, “è arrivato dopo un percorso, avviato nella primavera del 2009 dall’Assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale, che ha impegnato oltre mille persone tra V Dipartimento, cittadini, Municipi, sindacati, terzo settore, Asl, centrali cooperative, ordini professionali, Ipab, volontariato, Commissioni capitoline per la disabilità e la salute, Farmacap e Agenzia capitolina per le Tossicodipendenze".

Il Piano Regolatore Sociale è il programma a tutto campo, la road map dei servizi sociali cittadini. Riguarda in particolare temi come disabilità, povertà ed emergenze sociali, minori e famiglia, anziani, salute, immigrazione. Il documento sostituisce il precedente, approvato dal Consiglio Comunale il 15 marzo 2004, “ormai obsoleto – sottolinea il Campidoglio – “rispetto alle mutate condizioni di vita e ai diversi bisogni della cittadinanza”.

Questi i principi che ispirano il nuovo PRS: superamento dell’approccio assistenzialistico ed emergenziale degli interventi; servizi basati sulla persona; miglioramento della qualità degli interventi mediante monitoraggio degli stessi; ampliamento dell’offerta e della comunicazione sociale; aumento dell’efficienza del sistema grazie a una nuova organizzazione dei servizi. Venendo ai singoli temi e alle azioni programmate, il piano prevede: per l’area “fragilità e disagio” un piano specifico per le emergenze sociali, il sostegno delle persone svantaggiate per l’affitto di una casa, le “fattorie sociali”, l’ampliamento della Casa dei Papà. Per il settore “salute e disabilità” la riforma del modello di assistenza domiciliare per le persone con handicap, quella della mobilità dei disabili, le “cartelle sociali”. Per il settore “famiglie, minori e giovani”: rimodulazione dell’accoglienza per minori privi di sostegno; agevolazioni tariffarie per le prestazioni sociali alle famiglie numerose; accompagnamento dei minori in uscita dalle strutture residenziali. Per la terza età: riorganizzazione delle case di riposo comunali; riforma dell’assistenza domiciliare per gli over 65. Per gli immigrati e richiedenti asilo, l’ampliamento del servizio di mediazione interculturale. Il piano “si inserisce in un particolare momento di trasformazione sociale” – ha commentato il Sindaco – “dovuto anche agli effetti della crisi economica che determinano aumento dei bisogni sociali e riduzione delle risorse”. Da cui “la grande importanza della sua approvazione”. “A febbraio”, preannuncia quindi Alemanno, “si terranno gli Stati Generali del Sociale, divisi in alcune grandi tematiche: piano regolatore sociale, quoziente familiare, verifica degli effetti dei tagli apportati dallo Stato”. “Gli Stati Generali”, ha concluso il Sindaco, “coinvolgeranno appieno la società civile”. E, in vista dell’evento, Roma Capitale “ha chiesto al Censis di redigere un rapporto sul sociale a Roma”. “I benefici del nuovo piano”, ha osservato dal suo canto il vicesindaco Sveva Belviso, “saranno numerosi. Primo fra tutti, l'abbattimento delle liste d'attesa per l’accesso ai servizi sociali, reso più facile anche dalla tracciabilità che consentirà di programmare più agevolmente gli interventi. Con il nuovo piano si prevede che le liste d’attesa diminuiscano del 20-30%, con un notevole risparmio anche in termini economici”. Come si diceva, il nuovo piano sostituisce quello del 2004. Un percorso lungo e articolato, che ha visto una forte partecipazione di tutti gli addetti ai lavori sul territorio romano, con tavoli e consultazioni.

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