Scuola, gli auguri della Polverini e di Zingaretti. “Gli studenti il futuro del nostro Paese”: evviva l’originalità!

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Iniziano le scuole, e tutte le autorità fanno a gara per dare il migliore augurio agli studenti. In un tempo di proteste, come accade tutti gli anni, i primi auguri arrivano dalla governatrice del Lazio, Renata Polverini, che ha inviato "un augurio di buon anno scolastico a tutti gli studenti" della regione. "Il diritto allo studio e' fondamentale per i nostri ragazzi, dai più piccoli, che fanno il loro ingresso nel mondo della scuola, a quelli più grandi, che proseguono il proprio percorso formativo. Abbiamo a cuore i nostri giovani e per questo, con l'assestamento di bilancio dei primi di agosto, la Regione ha messo a disposizione dei Comuni 105 milioni di euro per l'edilizia scolastica, i cui bandi sono in via di definizione, perché il diritto all'istruzione passa anche per la sicurezza degli edifici scolastici. Siamo inoltre consapevoli delle difficoltà degli insegnanti in stato di precariato e insieme al ministero dell'Istruzione siamo impegnati a trovare una soluzione. La scuola – prosegue il presidente della Regione – è il primo luogo di aggregazione e socializzazione dopo la famiglia, e l'obiettivo comune è quello di poterla migliorare valorizzando la funzione sociale ed educativa degli insegnanti, ma anche aiutando i ragazzi a rispettare la scuola come istituzione e come bene pubblico". La Polverini chiude con la definizione più abusata per gli studenti. Renata augura un buon lavoro “a tutti gli studenti, che rappresentano il futuro del nostro Paese e una straordinaria risorsa in cui dobbiamo e vogliamo investire”. Parole che risuonano ogni anno, ma la scuola italiana resta sempre in fondo alla classifica. Alla Polverini risponde Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, che non usa giri di parole del definire quello di oggi “uno dei giorni di riapertura delle scuole italiane più brutti dal dopoguerra. Ci sono meno soldi, meno aule meno personale docente e non docente per i nostri alunni. Il tutto spesso condito con un aumento corposo delle tasse scolastiche per usufruire di servizi e mense".  Il presidente sottolinea come a Roma e provincia “come denuncia il coordinamento scuole secondarie di Roma, i tagli al personale docente e non docente, saranno pesantissimi: 300 unita' per le scuole elementari, 100 per le medie e addirittura 700 per le superiori". Si tratta, si legge nella nota a firma del presidente della Provincia, "del piu' grande licenziamento di massa mai operato da un governo che va a colpire l'istruzione dei nostri figli e il futuro del nostro paese”. Anche Zingaretti porge i suoi auguri agli studenti. “Anche in un momento così drammatico faccio i miei migliori auguri agli studenti italiani e del territorio romano. Spero che in futuro possano esserci giorni migliori per la scuola pubblica nazionale e mi batterò in tutti i modi affinché ciò avvenga". E conclude con un augurio e un accusa. "Approfitto per ringraziare fin d'ora i dirigenti scolastici e tutto il personale docente e non docente che sarà anche quest'anno in prima linea per affrontare i tanti problemi di una scuola ormai abbandonata dal Governo. E' solo grazie alla loro estrema professionalità e grande passione che la scuola italiana riesce ad andare ancora avanti". Belle parole, sempre bipartisan. Ma a scuola ci vanno i ragazzi, le tasse e i libri le pagano i genitori, e la preparazione scende sempre di più. Auguri, ne abbiamo davvero bisogno.

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