Monterotondo / Il Comune: “Ora rigeneriamo il patrimonio arboreo”

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Richiesta della dichiarazione di calamità naturale. Sono stati immediati a Monterotondo i passi dell’amministrazione comunale dopo il nubifragio dello scorso 8 agosto, che ha visto la caduta di molti alberi, altri completamente sradicati, con rami spezzati e caduti su strade e giardini pubblici.

“Al primo, pronto intervento della Protezione Civile, la quale, tra l’altro, ha liberato le strade dagli alberi e dai rami caduti, avvalendosi anche della collaborazione dell’APM e della Coop.va Il Pungiglione, ne sono seguiti altri da parte di ditte specializzate le quali sono intervenute per potare o per abbattere alberi che, ad un esame più attento, sono risultati in grave stato di marcescenza o essiccamento, tale da rappresentare un rischio per la salute pubblica, soprattutto nella malaugurata ipotesi del ripetersi di nuovi, straordinari e violenti eventi atmosferici”, così il Comune in una nota.

Dolorosi gli abbattimenti di molti esemplari di acacia, di robinia, di cipresso, alcuni ligustri, olmi, ippocastani, allori. Piante mature, ormai parte dell’arredo urbano.

“I cambiamenti climatici, la presenza di nuove malattie stanno creando gravi danni al patrimonio arboreo e boschivo delle città e delle campagne del nostro Paese: occorre prenderne atto ed agire di conseguenza. Anche qui da noi abbiamo rilevato che alcune specie arboree sono più attaccabili a nuove malattie, alcune mal si adattano all’ambiente urbano di oggi”.

Necessario e visti i fatti anche inevitabile ricostruire interamente il patrimonio arboreo.

“Lo faremo, così come iniziammo a fare anni fa in Via Matteotti, cominciando a sostituire tutti gli alberi che sarà necessario sostituire lungo le vie per le quali è previsto un intervento di riqualificazione: cominceremo con Via Col di Lana, Via V. Federici, Via G. Serrecchia, Viale Mazzini, Via XX Settembre per poi continuare nelle strade, nelle piazze, nei parchi, nelle aree pubbliche anche extraurbane, contribuendo così a rendere Monterotondo più sicura, più verde, più bella e vivibile”.

 

 

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