Guidonia / Un anno fa il terremoto di Amatrice: un Giardino per ricordare la piccola Elisa

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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La memoria corre a un anno fa. Il terremoto di Amatrice che irrompe a Guidonia e a Villalba e la getta nel dolore. Nella mente i palloncini bianchi e la chiesa affollata, un dolore composto eppure terribile e inimmaginabile.

Un ricordo impossibile da cancellare per tutti, per una tragedia che un anno fa investiva Villalba, in lacrime per la morte di Cesare Ciciarelli, Maria Bonifacio e della piccola Elisa, uccisi dal sisma di Amatrice, che ha risparmiato solamente Andrea, che in attimo ha visto crollare la casa della sua estate e si è visto portato via la mamma, il papà e la sorellina. Un ricordo impossibile da cancellare, dicevamo.

Capita sempre, quando si tratta di bambini. Accade sempre quando una catastrofe naturale si porta via una bimba come Elisa. Elisa vive in Andrea e nella famiglia, nei suoi compagni di scuola e, da qualche mese, anche in altro.

Un “altro” che è un nome su qualcosa di reale, concreto e degno dei colori e dei sogni di una piccola, un qualcosa che mette il nome della bimba al centro e sotto gli occhi di tanti altri bambini e bambine come lei.

C’è un Giardino di Elisa, che è l’asilo nido comunale in località Finestroni, che si chiama così non a caso. La denominazione arriva dalla delibera 76 del 30 maggio, a firma del commissario prefettizio Alessandra Nigro, denominazione fortemente voluta dalla dottoressa e dai sub commissari. L’asilo porta il nome della bimba scomparsa nel terremoto di Amatrice. La piccola di Villalba come simbolo e ricordo di tutti i bambini che hanno lasciato il mondo dei giochi in tenera età, ed ecco che il nome di Elisa diventa, dolce contrappasso, il nome che altri bimbi come lei, altre mamme ed altre papà porteranno nel cuore per anni, forse per sempre.

Per sempre, come merita di essere ricordata la famiglia Ciciarelli, abbracciata e indimenticata da Villalba, ora nel cuore di tutta dell’intera città, entrandoci dentro passando per la parte migliore di Guidonia. I bambini. E su questo non ci sono né possono esserci dubbi. Una scuola a misura di bambino, un asilo pieno di palloncini e di fiori, di colori e di sorrisi, di favole e di fate. Tutto quello che il terremoto ha tolto a Elisa, Elisa lo donerà ai piccolissimi alunni negli anni che frequenteranno la struttura di Finestroni. L’eterno ritorno dell’Amore, che non si lascia travolgere. Mai.

 

 

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