Rogo campo Rom, i funerali del bimbo a carico del Campidoglio

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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I funerali del piccolo Mario morto giovedì notte a Roma nell'incendio di una baracca nel campo nomadi di via Morselli saranno a carico del Comune. Resta al Gemelli il fratellino di appena 3 mesi con ustioni sul 40% del corpo. Il campo nomadi sulla Magliana è stato sgomberato ieri e secondo il Comune "subito dopo il trasferimento dei cittadini romeni sono iniziati i lavori di demolizione dei manufatti per la restituzione dell'area al proprietario che dovrà finalmente assumersi la responsabilità della vigilanza". E' la posizione del Sindaco, Gianni Alemanno: "La morte atroce di un bambino romeno di tre anni è un grave lutto che colpisce la nostra città", ha detto. "Sono i terribili rischi e i drammi che si vivono negli accampamenti abusivi che da troppi anni esistono a Roma questo dimostra che bisogna andare avanti rapidamente sul nostro piano nomadi che nella sua piena realizzazione prevede lo sgombero di tutti i campi abusivi". Gli abitanti del campo della Magliana sono stati trasferiti in altri alloggi. Marian Firu e Emilia Parinescu, i genitori del piccolo Mario, "non sono indagati e sono rintracciabili dai carabinieri", hanno spiegato i carabinieri. La giovane coppia, dopo essere stata medicata al Sant'Eugenio per le ustioni riportate, è stata infatti ascoltata dai carabinieri in caserma per chiarire la dinamica dell'accaduto. E si è trattato di una "tragedia della povertà" ha detto il presidente dell'Unicef Italia, Vincenzo Spadafora, ricordando come mesi fa il piccolo Elvis morì a Napoli a causa di esalazioni di carbone tra le braccia della mamma che non poteva più pagare le bollette di luce e gas. La morte del piccolo rom carbonizzato "ci sgomenta e lascia senza parole. E' l'ennesimo episodio che si consuma all'interno di baracche che ospitano tante piccole vite umane costrette in condizioni 'disumane' a mendicare ogni mattina e la sera a riposare in luoghi angusti e senza luce, acqua potabile e servizi igienici". "Oggi una tragedia simile colpisce, forse per una semplice candela accesa, un piccolo rom. I nomadi – dice Spadafora – i bambini nomadi, sono cittadini di Romae in quanto tali meritano garanzie e politiche di inclusione sociale al pari dei loro coetanei". aqu

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