Marino, il sindaco Palozzi presenta la giunta del suo nuovo mandato

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Presentata   a Palazzo Colonna la nuova squadra di governo della Città di Marino guidata nuovamente dal sindaco Adriano Palozzi che prima di annunciare i nomi dei sette delegati ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana. L’assemblea, inizialmente presieduta dal consigliere anziano Fabio Silvagni, ex capogruppo Pdl, ha proceduto all’elezione, avvenuta con voto palese, del presidente del Consiglio comunale.Stefano Cecchi, leader della lista civica Costruiamo il Decentramento e già assessore della precedente giunta Palozzi guiderà l’assise civica al posto di Umberto Minotti che siederà invece tra i banchi del gruppo
consiliare Pdl. Cecchi ha ottenuto i sedici voti della maggioranza e quello dell’ex candidato sindaco di Azione Cittadina, Marco Rapo. Astenuti tutti gli altri rappresentanti della minoranza. La vicepresidenza del Consiglio è andata, invece, a Augusto Manni,
consigliere comunale Pdl che ha ottenuto i sedici voti della maggioranza, mentre la minoranza ha votato il consigliere della lista
Onorati, Nestore Andreuzzi. Il sindaco Palozzi, quindi, prima della lettura della nota programmatica ha annunciato i nomi e le deleghe dei suoi sette assessori.
Fabrizio De Santis, confermato vicesindaco con deleghe ai Lavori Pubblici, all’Edilizia scolastica, ai Servizi cimiteriali, alla
Programmazione e agli Interventi di urbanizzazione. Marco Ottaviani è stato confermato assessore al Bilancio con deleghe agli Affari generali, ai Tributi, al Patrimonio e alle Partecipazioni.Nuovo ingresso in giunta quello del consigliere eletto dall’Api,
Gianfranco Bartoloni, nominato assessore all’Urbanistica e all’Assetto del territorio.  Altra new entry è quella di Remo Pisani, secondo degli eletti nel Pdl, che ha ottenuto le deleghe ai Servizi Sociali, Servizi alla persona, Decentramento amministrativo,Ambiente e Pubblica Istruzione. Otello Bocci è stato confermato assessore allo Sport, delega
alla quale sono state aggiunte quelle alla Cultura e allo Spettacolo. All’Udc Giuseppe Bartolozzi sono andate le deleghe allo Sviluppo economico e alle Attività Produttive, ai Rapporti con gli enti sovracomunali, alla Promozione del territorio e alle Risorse
sovracomunali. Chiude Mauro Catenacci che ha mantenuto dalla precedente esperienza da assessore la delega alla Polizia locale, alla Viabilità, ai Trasporti, alla Sicurezza, all’Innovazione tecnologica, alla Pianificazione urbanistico commerciale e alle Politiche giovanili. Capigruppo sono stati nominati: Biagio Cianci (Pdl), Emanuele Ciamberlano (Pd), Simone Del Mastro (Idee nuove per Palozzi sindaco), Ugo Onorati per
la Lista Onorati e i rappresentanti unici dei “monogruppi”: Domenico La manna (Api), Marco De Acetis (Udc), Marco Rapo (Azione Cittadina) e Adolfo Tammaro (Lista Tammaro).
Il sindaco nella sua nota programmatica nella quale ha prefigurato le prospettive politiche e socioeconomiche della città nei prossimi cinque anni, soffermandosi più volte sullo sviluppo economico e cultural del centro storico, identificato come “polo della tradizione e del commercio di qualità” e sulle possibilità delle frazioni, definite “polo della modernità” tra le quali ha citato lo sviluppo dell’area del Divino Amore, uno dei punti sui quali maggiormente si sono differenziati i programmi dei vari candidati a sindaco.
Palozzi si è quindi rivolto alla sua maggioranza: “Siete seduti nella parte destra dell’aula ma sapete bene di rappresentare molto di più. Ce lo hanno chiesto i cittadini di Marino, con i numeri persino sorprendenti usciti dalle urne. Ci hanno chiesto di governare, abbracciando tutta la città in un disegno politico-amministrativo capace di unire le cosiddette forze moderate. Oltre la coalizione di centrodestra che ci ha condotto fin qui. E dunque assieme alla continuità espressa nella figura del sindaco, i cittadini di Marino ci hanno detto di fare un passo avanti fino ad ambire legittimamente, perché di questo si tratta, ad essere un modello forte, capace persino di suggerire qualche idea alternativa a chi è chiamato a responsabilità di governo ben più alte”.
“Perciò – proseguiva il sindaco –  iniziando questa nuova stagione alla guida della Città di Marino, dobbiamo avere tutti assieme anzitutto la coscienza piena che siamo nel 2011. I cinque anni trascorsi dal 2006 ad oggi rappresentano molto di più del tempo realmente passato. D’ora in avanti continuerà ad essere così e la politica, certo, non può continuare a rispondere con un inadeguato affanno, utile solo a creare un clima di generale incertezza, con una società unita nelle sue fittissime maglie solo nel sentirsi incompresa e spesse volte abbandonata a se stessa. Ecco quindi che Marino ci sta chiedendo una stagione di governo e di programmazione forte e visibile. Una amministrazione cittadina – ha aggiunto il primo cittadino –  attenta allo sviluppo economico, alla modernizzazione e al rispetto dell’ambiente. che non può essere un vincolo ideologico ma deve essere
il sentimento generale che batte nel cuore di ogni cittadino di buona volontà. E a Marino di persone perbene ce ne sono davvero tante. Ben oltre gli schieramenti politici. Cittadini capaci di mettere l’interesse generale davanti a quello particolare e di investire sul territorio perché l’interesse particolare possa coincidere con quello di tutti”.
L’attenzione del sindaco Palozzi, concludendo le sue note programmatiche, si è quindi rivolta verso la minoranza: “Ai colleghi
delle opposizioni chiedo responsabilità e toni civili, certo profondamente diversi da quelli uditi nel corso della recente campagna
elettorale e, in molti casi, anche nei precedenti cinque anni di Consiglio comunale, trascesi più volte fino a divenire inaccettabili
insulti di natura personale”. “Facendomi interprete della volontà della stragrande maggioranza – ha detto ancora il sindaco –  mi permetto in questa sede e in piena responsabilità e coscienza, di chiedere un confronto costruttivo che sarà sempre benaccetto e benvenuto, ve lo garantisco, anche quando non ci troveremo d’accordo. Se al contrario il confronto dovesse essere
invece sostituito da attacchi personali e fuori luogo o da ostruzionismo dissennato, allora la maggioranza avrà l’obbligo di andare avanti e governare, forte di un consenso popolare mai attribuito prima ad altre
amministrazioni”. “Marino, come ho detto, ha bisogno di ciascuno di noi perché, cari colleghi, lo ripeto, pur nella sua complessità, non c’è una parte della città migliore dell’altra” ha concluso il sindaco.
“C’è una città di tutti che noi tutti, maggioranza e opposizione, abbiamo il dovere di amministrare nei prossimi cinque anni. Adoperiamoci per raggiungere questo obiettivo con la massima coscienza, la prontezza di spirito necessaria e la più specchiata onestà d’animo e d’intelletto in un clima di serenità che, credo, sia auspicabile davvero per tutti”.  

 

 

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