Guidonia, Rubeis: “Leonetti e Di Silvio studino la storia”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Yari Riccardi Commenti

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Ancora chiarimenti e accuse rispedite al mittente da parte dell’amministrazione comunale di Guidonia. La storia è quella uscita fuori durante l’inaugurazione di piazza Matteotti del 9 giugno. Rubeis veste i panni dello storico, e fa notare a Leonetti che “se avesse studiato la storia saprebbe che il regime fascista posizionò tale targa in tantissime città, tra queste Napoli e Trieste. A Leonetti, consiglio quindi di spostare il sit-in di protesta annunciato per domani in piazza Matteotti a Guidonia Montecelio, direttamente a Napoli in piazza del Plebiscito dove, a pochi metri dal Municipio, fa ancora bella mostra di sé la medesima epigrafe. Ritengo che l’onorevole Leonetti, debba anche chiedere al suo compagno di partito, il neosindaco di Napoli Luigi De Magistris, di rimuovere immediatamente la targa dopo che in oltre venti anni di amministrazione di centrosinistra di quella città, nessuno dei sindaci è stato così accorto da rimuovere “l’onta”, come il consigliere dell’Idv va definendo l’epigrafe guidoniana in tutte le agenzie di stampa  da 12 ore”. Ce ne è anche per Di Silvio, al quale il sindaco consiglia di non fare l’errore del suo mentore, “e non inneschi polemiche inutili, prive di fondamento, quindi solo strumentali. Nel caso di Guidonia l’epigrafe scolpita nel ‘35 su una delle lastre di travertino che costituiscono la base del Municipio, è stata solo di recente tradotta dallo storico Eugenio Moscetti che avendone recuperato il significato ha voluto farne dono al sindaco e alla città sulle orme delle numerose città e comuni italiani che ancora la espongono nelle proprie strade e piazze. Se dunque a Leonetti e Di Silvio dà fastidio vivere in una città loro malgrado fondata da Benito Mussolini siamo disposti, nostro malgrado, ad accettare un loro cambio di residenza, magari a Napoli”. Rubeis risponde a Di Silvio anche sulla Rocca, specificando che, se il giovane consigliere dell’Idv “avesse avuto il tempo di arrampicarsi fin su la Rocca di Montecelio, invece di rintanarsi quando è a Guidonia nei piani alti del palazzo, avrebbe potuto vedere che il monumento simbolo della città antica è stato completamente ripulito e strappato alla incuria e al degrado appena qualche mese fa, oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria che ha portato alla installazione di una staccionata in legno proprio nei pressi dell’antica cinta muraria che tuttavia ha bisogno di un consolidamento urgente così come da me più volte denunciato. Dunque la Rocca di per sé non ha bisogno di alcun restauro, né cade a pezzi, come ancora strumentalmente e falsamente sostiene Di Silvio”. Sulla Rocca, i crolli recentemente denunciati parlano chiaro, ed è chiaro che qualcosa dovrà essere fatto, qualcosa di ulteriore alla manutenzione straordinaria legittimamente rivendicata dal sindaco. Sulla targa resta l’amaro in bocca per un qualcosa che poteva senz’altro essere gestito meglio.

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