Guidonia / Un bimbo smette di respirare: rianimato in sede dal 118 della Croce Blu. Ora è ricoverato al Gemelli

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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“Aiutatemi, aiutatemi”. Un grido, disperato e accorato. Il grido di un padre che vedeva la vita del suo bimbo di 4 anni volare via. E’ arrivato di corsa nella sede della Croce Blu di Guidonia, dove giornalmente e H24 è in servizio una postazione 118 composta da ambulanza e automedica con infermiere e medico a bordo.

E’ arrivato con il bimbo che non respirava, il fiato se ne era andato per colpa di un boccone di cibo andato dove non avrebbe dovuto. E’ arrivato, quel papà, e ha incontrato l’infermiere e la dottoressa di turno, che sono passati subito all’azione. Non c’era un minuto da perdere. Immediate le manovre di rianimazione. Massaggio cardiaco, adrenalina. Ancora massaggio cardiaco. Attimi concitati, e tempo che passava troppo velocemente.

Venti interminabili minuti dopo, il battito riprende. Il bimbo ha ripreso conoscenza. Era già stato allertato Pegaso, elicottero dell’Ares 118: il mezzo è prontamente atterrato davanti alla sede di Via Casal Bianco, per decollare immediatamente dopo verso il Policlinico Gemelli.

Le condizioni restano gravi. Al Gemelli proseguirà le cure, al Gemelli lotterà ancora per quella vita che solo mezz’ora prima era volata via. E che grazie a un servizio sanitario che funziona è tornata da lui. Un servizio che mette a disposizione dei cittadini un infermiere e un medico, per un’importanza che solo in queste occasioni viene colta a dovere. Ora non resta che sperare che la forza di quel bimbo vinca definitivamente, e che torni ben presto a casa.

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