Sant’Angelo Romano / Castello Orsini Cesi, la lettera delle associazioni

In Roma Est da Redazione Commenti

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Il destinatario è il sindaco di Sant’Angelo Romano Martina Domenici. E’ il Castello Orsini Cesi l’oggetto della lettera firmata dall’Associazione Associazione Sant’Angelo Romano – Economia e Territorio, da Italia Nostra – Lazio e Sezione Aniene e Monti Lucretili, dal Comitato per la Bellezza, dall’Associazione Bianchi Bandinelli, da Salviamo il Paesaggio – Roma e Lazio e dal Comitato per il Risanamento Ambientale.

“Le sottoscritte Associazioni locali, impegnate da anni nella tutela e nella valorizzazione e fruizione pubblica dei beni ambientali e culturali del territorio, rilevano come preoccupante la situazione che s’è venuta a creare nel comune di Sant’Angelo Romano, dove l’Amministrazione municipale ha lanciato, oltre sette mesi fa, un’indagine esplorativa sui possibili nuovi soggetti gestionari del castello Orsini-Cesi, di proprietà comunale”.

Lo stato attuale parla di un punto morto, con il “risultato di una lunga ed inspiegabile chiusura dell’intero immobile e col conseguente nocumento di cittadini e possibili fruitori. Infatti, sia il noto e bellissimo castello, sia il museo preistorico ivi presente sono tenuti privi di orari di apertura al pubblico e, di fatto, senza soluzione su date o atti sui quali incardinare la futura programmazione degli spazi di museo e castello e le relative successive attività e iniziative”.

Le conseguenze sono dolorose. “Un museo chiuso fa perdere occasioni culturali ed economiche per l’intero territorio e segnatamente per le popolazioni scolastiche, mentre, dall’agosto scorso, si è creata una falsa aspettativa sulla possibile soluzione gestionale attraverso la redazione di un bando pubblico fantasma”.

La lettera delle associazioni vuole essere uno stimolo per “chiarire le responsabilità amministrative sulla mancata soluzione del problema, facendo anche ricorso ad altre vie, compresa la Corte dei conti, per rappresentare i mancati introiti economici dovuti all’inspiegabile chiusura del prezioso immobile comunale”.

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