Guidonia / Caos Cave, il Polo Civico: “Subito un consiglio comunale”

In Roma Est da Redazione Commenti

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“Siamo a fianco dei lavoratori ed abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario ed urgente. Cerchiamo soluzioni condivise”. Mentre questa mattina i lavoratori del settore estrattivo hanno incrociato le braccia mostrando la loro preoccupazione sotto al palazzo comunale, continua a muoversi la politica in merito al caso cave.

Una crisi che forse il settore mai ha vissuto nel territorio. “Seguiamo con grande preoccupazione la vicenda amministrativa che in questi giorni sta investendo il mondo delle attività estrattive. Ad alcune aziende – hanno commentato dal Polo Civico – è stato negato il rinnovo delle autorizzazioni all’escavazione”.

Il focus è puntato sui posti di lavoro. “Opportuna la proclamazione dello sciopero generale da parte dei sindacati dei lavoratori Feneal Uil, Filca Cisl, Cgil Fillea Roma e Lazio, relativamente al mancato rinnovo delle autorizzazioni e in conseguenza della perdita del posto di lavoro per 50 lavoratori che si aggiungono ai 37 già licenziati. Il settore estrattivo è una delle poche realtà guidoniane che anima il lavoro, tra diretto ed indotto, in un territorio flagellato dalla piaga della disoccupazione e dell’inoccupazione”.

Non mancano gli attacchi politici diretti alla maggioranza pentastellata. Per i civici non c’entra la congiuntura internazionale che da anni affligge i diversi settori dell’economia. “Oggi assistiamo nei confronti del settore ad un’azione ostile su più fronti, che ci preoccupa fortemente e che speriamo non nasconda una strategia precisa”.

Il riferimento è proprio al programma del M5S. “Ancora più preoccupazione emerge dal programma elettorale del sindaco Barbet che, sul tema, recita testualmente: Avversione all’apertura di nuovi fronti di cava e la costituzione di un piano dismissione cave e ritombamento per le esistenti. Ci appare una scelta folle e vogliamo sperare che cimentandosi con il governo della Cosa Pubblica il Sindaco abbia cambiato idea. L’azione sconsiderata dell’Amministrazione Cinque stelle di Guidonia Montecelio, su questo tema, ha già avuto pesanti ricadute in termini economici ed occupazionali mettendo in pericolo lavoratori, famiglie e prospettive economiche, del nostro Comune e del limitrofo comune di Tivoli”.

Le proposte sono quelle di “nuovi fronti di cava e ritombamento, progettato per dare uno sviluppo industriale e sociale a quei terreni, sono due settori che possono rilanciare il settore del travertino, creando posti di lavoro e ridando fiato all’economia locale. Riteniamo possibile e opportuno trovare subito una sintesi tra le giuste esigenze di tutelare il territorio e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Vicenda complessa, che il Polo Civico ha scelto di affrontare con la richiesta di un consiglio comunale straordinario e urgente.

 

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