Tivoli. Lavori in ritardo e disagi per residenti e commercianti: l’interrogazione di Petrini

In In Evidenza, Politica da Yari Riccardi

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Lavori che si protraggono, e che provocano disagi ai residenti e ai commercianti di Tivoli. Poggia sulla necessità di fare fronte alle segnalazioni pervenute da residenti e commercianti della zona di via Colsereno, Via Sant’Anna e limitrofe l’interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Alessandro Petrini (FI) che intende chiedere “i motivi del protrarsi dei lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione e per chiedere la definizione di una data certa di fine lavori. Da mesi la zona è bloccata e tutto ciò ha causato disagi ai residenti e forti danni agli esercizi commerciali che hanno visto una netta diminuzione della clientela”. Ritardi nei lavori e la nuova ZTL: secondo Petrini sono queste le cause di tanta confusione in città e dei relativi disagi, riconosciuti peraltro “anche dall’Amministrazione che con Delibera n. 45 del 25 febbraio 2015 ha provveduto ad accordare alcune agevolazioni ai residenti della zona sopracitata, sul parcheggio di Piazzale Matteotti: peccato che la decisione sia arrivata dopo diversi mesi dall’inizio dei lavori. Inoltre vorrei sapere se è intenzione dell’Assessore Irene Vota applicare, per questa specifica situazione, il Regolamento Comunale per il riconoscimento di un contributo per il disagio economico subito dagli operatori commerciali ed artigianali a causa della presenza di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche”. L’accusa di Petrini è diretta. “Una amministrazine comunale, in un momento di forte crisi economica, deve fare tutto quello che è nei suoi poteri per permettere alle imprese del territorio di lavorare serenamente. Sembra invece che i provvedimenti messi in campo in questi ultimi mesi penalizzino i nostri commercianti, penso appunto alla Ztl piuttosto che all’ordinanza sul decoro urbano passando per le scelte adottate durante la Fiera di S. Giuseppe. Se l’Amministrazione vuole realmente valorizzare il centro storico deve capire che solo coinvolgendo anche le attività commerciali potrà raggiungere il suo obbiettivo: in una città viva e partecipata chi fa impresa in prima persona deve essere considerato una risorsa da sostenere e non come una marginalità da tollerare a fatica”.

 

 

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