I passi che hanno portato la REMS (un ex OPG) a Palombara

In In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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Il 1 aprile si avvicina a grandi passi. E a Palombara il V e il Vi piano diventeranno un corpo con il nome di REMS, ‘Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria’, un modo come un altro per definire un ospedale psichiatrico giudiziario. O meglio, un ex OPG, visto che le REMS sono il superamento degli OPG. Superamento organizzato dalla Legge 81 del 2014, coordinata con il Decreto Legge 52 del 2014. Dal 1 aprile quindi largo alle REMS. Ma come è cominciato l’iter che ha condotto un ex OPG a Palombara?

Il Decreto U00300. Siamo nel 2013, e a luglio Nicola Zingaretti, Commissario ad Acta per la Sanità del Lazio, firma il decreto che approva il programma di utilizzo delle risorse destinate alla Regione Lazio dal Decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2012 (leggiamo testualmente) “per la realizzazione di strutture sanitarie extra ospedaliere per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari…”. Quindi il Governo mette a disposizione soldi alle Regioni per queste strutture che già in passato avrebbero dovuto sostituire le situazioni spesso critiche degli OPG: lo vuole l’Europa, e l’Italia, come spesso accade, è in ritardo. Nel documento firmato da Zingaretti, si legge che nel decreto del 2012 (pubblicato sulla GU numero 32 in data 07/02/2013) sono “destinati alla Regione Lazio, in totale, € 16.820.110,07 per l’esercizio del 2012 e del 2013”. Ma non solo: manca il cofinanziamento obbligatorio a carico della Regione Lazio pari al 5%: i fondi, con l’aggiunta di € 885.268,95, diventano € 17.705.379,02. Ovviamente il Ministero della Salute ha dato programmi e requisiti ai quali le Regioni si dovranno attenere. Per esempio, nell’allegato A del Decreto del Ministero della Salute del 1/10/2012 viene specificato che, per esempio, “l’area abitativa, con un numero massimo di 20 posti letto”. Nel decreto di Zingaretti sono individuate tre strutture da riconvertire in strutture sanitarie extra ospedaliere per il superamento degli OPG. Uno nella zona della ASL RMA, l’altro nella zona della ASL RMC. Il terzo è l’ospedale di Subiaco, per il quale è previsto un intervento per un importo di € 4.576.000. Zingaretti firma tutto. L’iter è partito.

Il ricorso del M5S Subiaco. Le reazioni da Subiaco non si fanno attendere. Nel 2013 un volantino del M5S del borgo chiama direttamente in causa la struttura di Palombara, visto che, e non è una novità, (riportiamo testualmente) “la ASL RMG dispone di un altro immobile, ben più idoneo di quanto può esserlo un ospedale tuttora attivo come l’Angelucci, per poter ospitare una struttura sanitaria extraospedaliera per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Si trova nel Distretto G2, ed è la Casa della Salute ricavata nell’ex ospedale di Palombara Sabina, dove ci sono tuttora decine di locali vuoti e numerosi metri quadri liberi nella nuova ala, costruita nel 2006 e costata 6 milioni e 918 mila euro (…). Non oltre ci sono strutture come ex manicomi, vedi Martellona in Guidonia e Colle Cesarano che sono già predisposti e con una minima spesa di ristrutturazione”. Domanda legittima, alla quale ne fa seguito un’altra, particolarmente significativa. “Perché per la problematica allocazione dell’ex OPG si è puntato su una poco compatibile e costosa riconversione (4 milioni e 576 mila euro per ristrutturare il piano seminterrato ed il primo piano del corpo ospedaliero per una superficie totale di mq 2570 destinati all’ex OPG) di un presidio ancora attivo come l’Angelucci invece di sfruttare l’ala nuova di un ex nosocomio inutilizzato come Palombara, che fa sempre parte della ASL RMG?”. Si parla di denuncia alla “Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti per danni erariali”. Il M5S – che giustamente intende tutelare il territorio al quale appartiente – presenta anche ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. La Regione risponde al Ministero della Salute in data 7 marzo 2014. Viene esposta l’iter partito nel 2012, quando la Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio Sanitaria ha scritto ai Direttori Generali delle ASL chiedendo di fornire l’elenco “delle strutture di proprietà della ASL, dismesse/in dismissione programmata in tempi brevi, da riconvertire in REMS, i cui requisiti strutturali fossero compatibili con la realizzazione di moduli (massimo due) di unità abitative di 20 pl, con previsione di locali di servizio comune e per le attività sanitarie, dotati di spazi esterni come indicato nel Decreto del 1/10/2012”. Sono 14 le strutture individuate. E c’è Subiaco. Per 2/3 di queste strutture, la ristrutturazione, oltre a non essere immediatamente praticabile, non era economicamente sostenibile. A partire dalle valutazioni fatte successivamente – spazi per le attività, sicurezza, assunzione del personale, accordi con la Prefettura per la vigilanza e per i collegamenti esterni con Polizia e Carabinieri, collegamenti con gli ospedali di zona, acquisizione di attrezzature necessarie, protocolli procedurali – alla lista, Subiaco è confermato dalla Regione tra le tre strutture che diventeranno REMS. Questa è stata la risposta al M5S di Subiaco. Ma la vicenda ha ancora parecchio da raccontare.

Il nuovo decreto di Zingaretti. In tutto questo il lettore si chiederà dove sta Palombara. Ci è voluto un po’ di tempo: arriva ufficialmente con il nuovo decreto a firma Zingaretti (Decreto del Commissario ad Acta del 19 febbraio 2015, n. U00072 – Rettifica del DCA U00300 del 03/07/2013) dove, oltre a comunicare ufficialmente le tre sedi delle nuove REMS – Subiaco, Ceccano e Rieti – arrivano anche le sedi provvisorie: sono necessarie, il 1 aprile incombe. E Palombara c’è. Per la ASL RMG il totale dei fondi previsti per Palombara e Subiaco è di € 2.090.400 (leggiamo dal Decreto: “ASL ROMA G – Presidio di Palombara Sabina, per i piani V, VI e III limitatamente al “giardino d’inverno”: 40 p.l. per maschi – due moduli. Importo lavori: € 277.000,00 – Importo arredi e sistemazioni esterne: € 220.000,00 – per un totale di € 497.000,00 2. ASL ROMA G – Ospedale di Subiaco: per i piani rialzato (destinato a servizi tecnici di supporto) e primo: 20 p.l. per maschi – 1 modulo. Importo lavori: € 665.000,00 – Adeguamento antisismico: € 828.400,00 – Arredi: € 100.000,00, per un totale di €1.593.400,00”), costo che comprende l’importo dei lavori, importo degli arredi, adeguamento antisismico, le sistemazioni esterne: nello specifico cambia complessivamente il costo totale dei lavori in tutta la Regione, che passa dai 17 milioni e 705 mila del decreto 2013 ai 20 milioni e 831 mila di quello del 19 febbraio 2015. Ovviamente i tempi sono stretti, la legge impone alla Regione Lazio di accelerare i tempi delle REMS e del relativo superamento degli OPG. Arrivano così anche le delibere della ASL RMG di “approvazione del progetto preliminare e del relativo quadro economico di spesa” per le sedi di Palombara e Subiaco, per l’adeguamento “della sede provvisoria”: rispettivamente € 765.000 per Subiaco e € 1.842.000 per Palombara, per un costo totale complessivo di € 2.607.000 (deliberazioni 00114 e 00115 del 12 febbraio 2015, dunque precedenti al nuovo decreto di Zingaretti). Gli interventi di “adeguamento degli impianti tecnologici, rientrati nell’ambito del contratto multi servizio tecnologico e fornitura di vettori energetici”, sono stati assegnati alla ditta Olicar spa, società lombarda con sede operativa ad Assago e sede legale a Bra, presente praticamente in tutta la Penisola – a Roma la sede è in piazza Don Luigi Sturzo – che ha come clienti numerose strutture sanitarie pubbliche e private, tra cui la Sanità Regione Lazio, presente nella pagina dei ‘case studies’ del sito web della ditta. Un’azienda molto conosciuta ed esperta nel campo dei servizi energetici in ambito sanitario e ospedaliero, una ditta di assoluta qualità nel settore: l’accordo con la ASL – protocollo 1055 del 29/01/2015 – è stato firmato dall’ingegner Paolo Fusaro. La Olicar è stata presente, qualche tempo fa, anche sulle pagine delle cronache nazionali: http://archiviostorico.corriere.it/2014/maggio/17/incontrato_Greganti_non_entro__co_0_20140517_55af83ca-dd8a-11e3-8b0b-b0946f51adf4.shtml; http://www.lastampa.it/2014/05/18/italia/cronache/tra-coop-rosse-e-fiduciarie-la-seconda-vita-nellombra-del-compagno-g-kneHTKUcbNmRIbvKw1TGaL/pagina.html; http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/17/expo-2015-la-cupola-degli-appalti-puntava-anche-ai-cantieri-per-la-piastra/988925/; http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-20/inchiesta-expo–compagno-g-furbetti-quartierino-vite-e-intrecci-dietro-cupola-appalti–213216.shtml?uuid=ABm8NsJB&p=2.

Storia di oggi. Tutti questi documenti hanno portato alla prossima apertura dell’OPG di Palombara, che mercoledì, almeno in teoria, dovrebbe aprire le porte. Il bando per il personale è stato pubblicato, i lavori sono in corso – e sono iniziati senza che il Comune sabino ne fosse a conoscenza: http://www.romaest.org/news/02/2015/lex-ospedale-psichiatrico-giudiziario-corre-verso-la-casa-della-salute-di-palombara-1-milione-e-800-mila-euro-per-unopera-provvisoria/ – e le proteste sembrano essere state vane. C’è un ricorso al TAR da parte dell’amministrazione di Palombara, probabilmente l’ultimo sparo di una vicenda che vede tutta uno sconfitto certo, evidente e ormai noto. Palombara, il suo ospedale, quello che resta della Casa della Salute, i suoi cittadini. Gente alla quale hanno messo in casa, per un anno e mezzo – perché parliamo ancora di una sede provvisoria – un ex OPG. Struttura che dovrebbe prevedere anche un collegamento diretto con le forze dell’ordine, con i carceri e con gli ospedali. Così, a occhio, a Palombara non c’è nulla di tutto questo. Ma l’Europa chiama, l’Italia come sempre risponde tardi. Ci rimette, di nuovo, un paese e tutta la sua comunità. Mercoledì 1 aprile, l’ex OPG apre a Palombara. Sembrava lontano. E’ domani.

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