Una vasta area protetta di circa trentatre' ettari, nel cuore della pineta di Castelfusano, e' stata sequestrata nel corso di un'operazione congiunta dei finanzieri del comando provinciale di Roma, del personale del nucleo investigativo provinciale di Roma del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia locale del XIII municipio di Roma Capitale. Le indagini sono scaturite da una verifica fiscale, tuttora in corso, avviata dalle Fiamme Gialle del II Gruppo Roma nei confronti di una societa' proprietaria di un terreno, ricompreso nella ''riserva naturale statale del litorale romano'', su cui e' stata realizzata una struttura ricettiva per campeggiatori. Nel corso delle operazioni ispettive, i militari avevano, tuttavia, rilevato gravi indizi di rilevanti abusi edilizi commessi sull'area, in relazione ai quali era stata informata la Procura della Repubblica di Roma.
All'esito degli accertamenti, eseguiti con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Locale di Roma Capitale e degli altri enti preposti alla tutela delle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, il pm inquirente ha richiesto ed ottenuto dal gip del tribunale il sequestro preventivo della struttura turistica, che si estende su una superficie di circa trentatre' ettari e in cui insistono circa ottocento unita' abitative oltre ad ormeggi per circa duecento imbarcazioni.
Nella riserva naturale e' stato, quindi, realizzato un vero e proprio agglomerato ''urbano'', con tanto di bungalows, piscine, campi da calcetto, discoteche, supermercati, ristoranti, bar, magazzini e casali ''da favola'' immersi nella pineta, per una capacita' ricettiva di oltre quattromila persone. Al termine delle indagini, sono stati denunciati all'autorita' giudiziaria l'amministratore della societa' e due persone, ritenute i veri dominus
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