“Abusivo non ti voto!”: l’iniziativa di Sinistra Ecologia Libertà Tivoli e del Laboratorio Tiburtino di Sel

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abusivo_nontivotoE’ iniziata l’ultima settimana di campagna elettorale: tra qualche giorno finalmente non vedremo più quegli immensi faccioni bipartisan che ci tormentano su tutti i muri delle nostre città. Siamo stanchi di  una politica fatta di promesse di un futuro migliore ma che non ha alcun rispetto del presente.
Per questo Sinistra Ecologia Libertà Tivoli e il Laboratorio Tiburtino di Sel hanno deciso di dar vita all’iniziativa “Abusivo non ti voto!”: fino al 25 Febbraio sarà attiva su Facebook (https://www.facebook.com/events/424581434283102) una bacheca in cui tutti i cittadini potranno segnalare liberamente chi deturpa le città e i paesi della Valle dell’Aniene. In due giorni hanno aderito 79 persone e le segnalazioni hanno superato la decina, coprendo un territorio che va da Roviano a Guidonia, passando ovviamente per Tivoli. Molto soddisfatto Marco Altamura, ideatore della campagna, per gli attestati di stima e gli apprezzamenti provenienti da molti: “Non ci aspettavamo tutte queste adesioni in così poco tempo. A quanto pare la tutela dell’ambiente è un tema che sensibilizza molto, come abbiamo visto anche con la lotta contro la discarica.”

Eppure molti ancora non lo capiscono.
A tutti i candidati e/o partiti segnalati poniamo tre semplici domande:
1) Quanti manifesti abusivi sono stati attaccati? Quanto le sono costati?
2) Quanti soldi avrebbe dovuto pagare all’Asa (o aziende equivalenti per altri comuni o alle cooperative) per i manifesti abusivi affissi?
3) E’ disposto a chiedere scusa e a impegnarsi a non attaccarne più?
“Al termine dell’iniziativa consegneremo un “premio” al miglior abusivo. Per ora in testa Marco Vincenzi del PD e Claudio Girdeni della Lista Storace, i quali inoltre – chiude Altamura – non hanno risposto alle nostre domande, contrariamente a quanto abbiamo fatto noi quando ci sono stati segnalati manifesti di repertorio o di altre realtà territoriali non di nostra competenza. Questione di stile”.

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