Sabatino Leonetti sulla commercializzazione dei servizi funebri

In Cronaca & Attualità da Riceviamo e Pubblichiamo

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sabatino-leonetti1“A oltre due anni dall’approvazione del Decreto del 17 dicembre 2010, che prevede il divieto per gli operatori funebri di svolgere attività economiche presso le strutture sanitarie ed il monitoraggio costante delle attività svolte all’interno delle camere mortuarie e presso i reparti, sono sempre più frequenti – afferma il consigliere del Gruppo Misto – i casi di disapplicazione delle direttive contenute nel decreto da parte delle Aziende Sanitarie.” “E’ di tutta evidenza – afferma il consigliere – che i cittadini non sono propensi, a causa dello stato d’animo determinato dall’evento luttuoso che li colpisce, ad effettuare il confronto competitivo tra gli operatori funebri (confronti qualitativi e di prezzo tra i servizi offerti)”. “Per questo motivo – prosegue Leonetti –  i cittadini tendono ad affidarsi all’operatore già presente nei locali ospedalieri in cui avviene il decesso e che per primo li contatta, accettando le condizioni economiche proposte. In tal modo, il prezzo di acquisto dei servizi di onoranze funebri, dovendo coprire i costi di un servizio diverso (quello relativo alla gestione delle camere mortuarie, normalmente appaltate a zero o a corrispettivi bassissimi in asta) risulterà anche più elevato“. “La mancata attuazione del Decreto del 2010 – sottolinea il consigliere – ed  in particolare l’assenza di ogni forma di controllo, favorisce conseguentemente lo stazionamento presso le strutture ospedaliere di operatori funebri volti ad accaparrarsi lo svolgimento dei servizi: una situazione totalmente irriguardosa nei confronti dei cittadini colpiti da un lutto, e che crea oltretutto preoccupazioni anche di ordine pubblico”. “Al fine di evitare che i cittadini, a maggior ragione in un momento economico come quello attuale, debbano, in ragione del particolare momento psicologico in cui si trovano (evento luttuoso quasi sempre familiare), pagare di più per i servizi funebri,  ho presentato – conclude Leonetti – una Interrogazione urgente alla Polverini ed indirizzato una Nota di Diffida ai Direttori delle Aziende Ospedaliere, in cui chiedo quali provvedimenti sono stati adottati e quali iniziative s’intende adottare per ristabilire piena legalità nell’esercizio dei servizi funebri, in modo tale da consentire a chi opera nel rispetto della legge regionale e delle leggi di mercato di fornire un servizio degno di un paese civile.”

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