Guidonia, apre il primo studio di mediazione e arbitrato

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Terza pagina da Riccardo Sgroi Commenti

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Riciclando una rubrica della settimana enigmistica si potrebbe iniziare con un “Forse non tutti sanno che…dal marzo 2010 un decreto legislativo e uno ministeriale hanno introdotto un passaggio obbligatorio per chiunque voglia andare in giudizio per determinate controversie: i decreti in questione sono il  d. lgs. 28/2010 e il d.m. 180/2010 e hanno introdotto l’obbligo di ricorrere alla conciliazione stragiudiziale per una vasta gamma di controversie legali come successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, affitto d’aziende, risarcimenti danni, contratti assicurative. Per semplificare ancora di più si tratta di un qualcosa pensato per snellire le già intasatissime aule di tribunale per quelle cause che potrebbero essere risolte tramite accordi tra le due parti. Ora però vanno fatte  un paio di precisazioni: innanzi tutto la conciliazione pur essendo obbligatoria non può e non deve essere necessariamente risolutiva, ovvero se le parti  non trovano un accordo hanno preservato comunque il legittimo diritto di intraprendere le vie legali. Questo d’altra parte non delegittima però gli accordi raggiunti tramite  mediazione, dal momento che, tramite procedure, più snelle e rapide del solito farraginoso iter burocratico, diventano comunque atti ufficiali e rigorosamente certificati. Le radici decisionali di introdurre  questo passaggio, ulteriore se volete, ma preprocessuale stanno nel fatto che molte volte oltre al danno di lunghi processi, con costi e stress relativi, si aggiungeva la beffa di rimanere insoddisfatti delle decisioni dei giudici, sia per quanto riguarda “i vinti” che paradossalmente anche  per i vincitori delle cause. In seguito alla decisione parlamentare di introdurre la figura del mediatore in molti si sono mossi per ricoprire questo ruolo, ma a Guidonia ancora nessuno studio aveva provveduto a fornire questo servizio ai cittadini. Dal mese scorso invece ha finalmente aperto uno studio al centro di Guidonia, in Via Roma 122. Spinto, se non altro dalla curiosità, sono riuscito ad ottenere, nonostante gli impegni legati ad un’apertura al pubblico fresca di un paio di settimane, una piccola intervista con uno dei soci fondatori:
Dottor Fermo, ci spieghi meglio chi siete e cosa fate.
“Innanzi tutto l’organismo Omnia (l’acronimo per intero è Organismo di Mediazione Italiano Arbitrato) pur essendo giovanissimo ha già un paio di sedi: una in provincia di Latina e una qui a Guidonia ma ci stiamo muovendo per aprirne anche una terza. Abbiamo dovuto attendere l’iscrizione al registro degli organismi di mediazione che è arrivato nei primi giorni di Gennaio: siamo il n°770. Ma considerando che si tratta di un decreto ufficializzato solo un anno e mezzo fa siamo stati anche veloci. Oltre agli iter burocratici per ottenere l’autorizzazione dal ministero della giustizia abbiamo comunque dovuto sostenere dei corsi di formazione. Inoltre la nostra formazione è permanente dal momento che per esercitare questo ruolo è richiesto comunque un minimo di 20 affiancamenti all’interno di un biennio”.
Che tipo di formazione è richiesta?
“Per effettuare dei corsi il requisito minimo è una laurea ma non necessariamente legata all’ambito giuridico. Il nostro servizio infatti mira più che altro ad ottenere una risoluzione delle controversie che non sia strettamente vincolata ad un parere giuridico. La svolta è proprio questa poiché per giocare al meglio il nostro ruolo dobbiamo mirare più che altro alla reale soddisfazione dei nostri utenti. Molte cause finiscono dopo un dispendio enorme sia di energie che di risorse economiche senza badare agli interessi delle varie parti in causa, mentre il nostro compito è proprio quello di soddisfarle in tempi brevi. La conciliazione stragiudiziale esisteva già da parecchio tempo ma alcune recenti normative della comunità europea le hanno rese una realtà costante e obbligatoria”.
Quali sono le vostre aree di competenza?
“Le controversie in cui la mediazione è un passaggio obbligatorio sono moltissime: si va dalla successione ereditaria, alla divisione dei beni, dai patti di famiglia a tutte quelle controversie legate a diritti reali, ci sono poi tutti quei risarcimenti legati sia alla diffamazione sia ai danni medici. Inoltre da marzo 2012 anche tutte le controversie condominiali dovranno prima necessariamente discusse in sede di mediazione. Questo non implica però il diritto di ricorrere a cause legali”.
Ma perché è stata introdotta questa figura?
“Principalmente per snellire i procedimenti giurisdizionali; molte cause necessitano di un vero e proprio procedimento (per quanto estenuante possa essere) ma ce ne sono un’infinità che potrebbero essere risolte in tempi molto più brevi e con accordi che soddisfino entrambe le parti. L’intasamento del sistema giuridico è dovuto in una certa misura anche a queste controversie che potrebbero essere risolte in pratica anche fuori dalle aule dei tribunali”.
Ma è possibile mettere d’accordo due parti che ritengono necessario ricorrere ad una causa legale?
“Innanzi tutto ogni mediazione diventa sempre un atto giuridicamente valido. Va considerato che il nostro obiettivo è quello di soddisfare i bisogni di tutte due le parti, ma soprattutto oltre alla nostra capacità di mediare va tenuto conto di come tramite terzi sia possibile fare un’analisi lucida della situazione e trovare una soluzione che spesso sfugge per cause che in realtà non c’entrano nulla con le controversie. Infine ogni mediatore fa riferimento ad un codice etico e deontologico che impone un giuramento di riservatezza: questo spesso gioca a favore di una maggiore apertura delle parti in causa, permettendo di mettere meglio a fuoco il problema e tentare di risolverlo”.
Insomma far da pacieri non è mai stato semplice, ma i presupposti per far bene ci sono tutti. Per maggiori informazioni: http://www.omniamediazione.it/.

 

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