Guidonia. Caos Cpi, il Milleproroghe “salva” le scuole: scadenza rinviata al 31 dicembre 2017. Palestre, si attende il nullaosta finale per via Trento e via Po

In Cronaca & Attualità, Primo Piano, Sport da Yari Riccardi

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Decreto legge numero 244 del 30 dicembre 2016. Quello che viene chiamato “Milleproroghe”, quello che ha dato una bella boccata d’ossigeno al caos relativo ai certificati prevenzione incendi. Erano in scadenza quelli relativi a buona parte degli istituti scolastici comunali, una eventualità che rischiava di causare una vera e propria emergenza alla ripresa delle lezioni. Emergenza scongiurata, visto che l’articolo 4 del decreto, al comma 2, sancisce che “il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici ed i locali adibiti a scuola, per i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, non si sia ancora provveduto al predetto adeguamento è stabilito al 31 dicembre 2017”. Scuole salve dunque, ma lavori di adeguamento comunque previsti dagli impegni di spesa presenti nel bilancio comunale da poco approvato e dall’avviso per le manifestazioni di interesse di ormai alcune settimane fa. Calma sul fronte scuole, resta invece il problema su quello delle palestre. Sembrano essere pronti i certificati relativi – dunque Scia presentate – per le palestre di via Trento (Villalba) e via Po (Guidonia centro), per le quali si attende il definitivo nullaosta dei Vigili del Fuoco, mentre sono in corso i lavori nella struttura di via Mazzini (Villanova) e si attendono gli ultimi documenti per la palestra di via Alfieri. Un panorama che resta decisamente complesso e che ha di fatto messo in ginocchio numerose realtà del territorio, in particolare il ViviVillalba che lo scorso anno ha oltretutto visto andare a fuoco la palestra di piazza Martiri delle Foibe. L’Energheia, altra società senza palestra, è stata costretta ad andare a giocare in una tensostruttura a Roma, con tutti i disagi del caso. Un nodo, quello delle palestre, che si scioglierà definitivamente solo con le assegnazioni delle varie strutture, che sembra essere il passo finale di una vicenda nata lo scorso settembre. Che resta lontana dai titoli di coda. Le stagioni sportive sono in corso, e per molte società gli spazi per le richieste di inversione di campo sono sempre più ristretti.

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