Agguato del 2 gennaio, arriva il primo fermo per la gambizzazione di Francesco Bianco a Tivoli Terme: è Carlo Giannotta, responsabile della sede romana di Acca Larentia

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Un fermo per l’agguato all’ex Nar Francesco Bianco. Comincia a svelarsi il mistero dietro a quanto successo a Tivoli Terme lo scorso 2 gennaio. E, come forse prevedibile, il primo fermo è “politico”, e resta negli ambienti di estrema destra. Parliamo di Carlo Giannotta, 58 anni, responsabile della sede di Acca Larentia di Roma. Al provvedimento emesso dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, Luigi De Ficchy hanno dato esecuzione i carabinieri del comando provinciale di Roma e del Ros. Fermo e perquisizioni nello stesso momento: la procura di Tivoli ha disposto infatti ispezioni della sede di Acca Larentia – zona Tuscolano – mentre i Ros hanno effettuato perquisizioni anche nella casa di Gianluca Iannone, presidente di Casapound, ieri agli “onori” delle cronache per le affermazioni sulla morte del procuratore capo del pool antiterrorismo Pietro Saviotti. Una storia che ha ancora molto da raccontare. La curiosità sta, a questo punto, nella conferma dell'eventuale movente. Ricordiamo che per la morte di Sergio Calore si parlò di una rapina finita male. Nel caso di Francesco Bianco di una vendetta dopo una lite. Tuttavia nel caso dell’ex Nar Calore i colpevoli non sono mai stati trovati.

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